Nel 2011 durante un controllo di routine viene fermato il signor
Cornelius Gurlitt di ritorno dalla Svizzera. Non ha niente di irregolare, ma ha 9
mila euro in contanti e non sa spiegarne l'origine. Un vero e proprio fantasma quel 78enne di Monaco. Non ha
un numero di previdenza sociale, né una pensione o un’assicurazione medica e
non ha mai lavorato, e come scopriranno dopo, non mai avuto un legame sentimentale o una convivenza.
Quando si recano a casa sua scoprono 1.406 tra dipinti, disegni e grafica, di cui
121 opere incorniciate.
Forse ciò che resta di una
raccolta molto più ampia. Ma non sono croste, ci sono opere (a volte anche minori) di Picasso,
Matisse, Chagall, Kokoschka, Marc, Beckmann, Paul Cézanne, Paul Gauguin, Claude
Monet, Pierre-Auguste Renoir, Nolde e Klee. Il valore, stimato succesivamente, sarà di un miliardo di euro.
Si scopre così che il tipo è il figlio e l’erede di Hildebrand Gurlitt, uno degli agenti di Hitler (tra l'altro ebreo per un quarto) incaricati di ammassare opere razziate o acquisite al ribasso nei territori occupati, in particolare in Francia, scomparse settant'anni fa durante il Nazismo. Confiscate durante il Terzo Reich (che le aveva ritenute degenerate, trovandole tra le proprietà degli ebrei mandati nei campi) e ritenute perdute.
Si scopre così che il tipo è il figlio e l’erede di Hildebrand Gurlitt, uno degli agenti di Hitler (tra l'altro ebreo per un quarto) incaricati di ammassare opere razziate o acquisite al ribasso nei territori occupati, in particolare in Francia, scomparse settant'anni fa durante il Nazismo. Confiscate durante il Terzo Reich (che le aveva ritenute degenerate, trovandole tra le proprietà degli ebrei mandati nei campi) e ritenute perdute.
Gurlitt, custode del segreto, è così vissuto dei
proventi della vendita di alcuni di quei quadri, venduti in asta negli anni, rimanendo
sempre anonimo.
Franz Marc
Subito
dopo il ritrovamento Cornelius Gurlitt rivendica però con forza il legittimo
possesso delle opere. Qualche settimana dopo però, apre agli eredi degli ebrei
cui erano state trafugate, non escludendone la cessione, almeno di una parte di
esse.
La
magistratura tedesca ha sinora stabilito che 458 opere custodite da Gurlitt
sono state trafugate dai nazisti agli ebrei. Ma non è finito.
Alla sua morte, nel 2014, emerge infatti un lascito testa mentale di tutta la collezione al Kunstmuseum di Berna, che si è impegnata a restituire tutte le opere illecite ai legittimi proprietari.
Io lo detesto, il sig, Gurlitt. E spero che esista l'aldilà e che ad accoglierlo siano stati Dix e compagni. Un po' incazzati.
Alla sua morte, nel 2014, emerge infatti un lascito testa mentale di tutta la collezione al Kunstmuseum di Berna, che si è impegnata a restituire tutte le opere illecite ai legittimi proprietari.
Io lo detesto, il sig, Gurlitt. E spero che esista l'aldilà e che ad accoglierlo siano stati Dix e compagni. Un po' incazzati.
The Lion Tamer by painter Max Beckmann venduto precedentemente alla scoperta per 720.000 euro
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