UN PROGETTO DI ALFREDO ACCATINO

Viaggio non scontato tra artisti e visionari da tutto il mondo, molto lontano dai soliti 50 nomi. Non esisterebbero le avanguardie senza maestri sconosciuti alla massa (ma certo non a musei e collezionisti). E non si sarebbe formata una cultura del contemporaneo senza l’apporto di pittori, scultori, fotografi, designer, scenografi, illustratori, progettisti, che in queste pagine vogliamo riproporre. Immagini e storie del '900 – spesso straordinarie - che rischiavamo di perdere o dimenticare.


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sabato 21 luglio 2018

EROS SARDO, BERNARDINO PALAZZI

Nasce a Nuoro dal pesarese Francesco e da Pasqualina Siotto di Orani e a otto anni inzia a dipingere incoraggiato dalla madre. Dopo i primi studi a Nuoro e a Sassari, andò a Roma per studiare arte, continuando poi a Firenze e a Padova. E tutta la sua produzione verrà realizzata lontano dai temi culturali isolani. Tema centrale è sicuramente la donna, di cui, come scrive, è pazzo in ogni sua forma.
Le sue prime esposizioni a Venezia, intorno al 1925, raccolsero positivi giudizi della critica e nel 1928 venne invitato alla biennale. Nel 1929 si stabilì a Milano e qui entrò in contatto con il gruppo di via Bagutta che ritrasse nel suo quadro più famoso, un olio su tela di cm 155 x 250, esposto alla XX Biennale di Venezia e conservato nella Galleria comunale d’Arte Moderna di Milano. Nel 1946, finita la guerra, sposò la modella Maray Abbove benché la sua fama si andasse oscurando, continuò a lavorare e a esporre con discreto successo. Nel 1961 illustrò, con 320 disegni a pastello, la Storia della mia vita di Giacomo Casanova e nel 1970, con 40 tavole a tempera, la Gerusalemme liberata di Torquato Tasso. Colpito da un ictus nel 1985, morì l'anno seguente all'età di settantanove anni.



martedì 17 luglio 2018

Yannis Tsarouchis, la Grecia che non ti aspetti


Tsarouchis (1910-1989), è un gran bel pittore, gloria nazionale, velato di un erotismo omosessuale che ritorna nei ritratti virili e sensuali di marinai e soldati.

Nato nel Pireo, ha studiato alla Scuola di Belle Arti di Atene (1929-1935). Studente di Photios Kontoglou, che lo introdusse all'iconografia bizantina, e con Dimitris Pikionis, Kontoglou e Angeliki Hatzimichali guidò il movimento per l'introduzione della tradizione greca nella pittura.

 
Dal 1935 al 1936 visitò Istanbul, Parigi e l'Italia. Venne in contatto con l'arte rinascimentale e l'impressionismo e incontrato artisti influenti come Henri Matisse e Alberto Giacometti.
Ritorna in Grecia nel 1936 e due anni dopo realizza la sua prima mostra personale ad Atene. In seguito combatté nella guerra greco-italiana nel 1940. Nel 1949, con altri artisti fondò il gruppo artistico "Armos". Nel 1951 fece mostre a Parigi e Londra. Nel 1958 ha partecipato alla Biennale di Venezia. Nel 1967 si trasferì a Parigi. Muore ad Atene.