Eduard Wiiralt (nato nel 1898 nel governatorato San Pietroburgo, morto nel 1954 Parigi), senza troppi giri di parole, è uno dei più grandi incisori europei, virtuoso dell'acquaforte. 
Un
 genio! si scriverebbe a commento di un post su FB sfavorito per la sua 
consacrazione di massa solo dalla sua nazionalità, estone, quindi fuori 
dai grandi circuiti culturali e di mercato. Molto ben conosciuto però 
dai critici e dai collezionisti, che si contendono le sue incisioni.

A quale scuola fa riferimento l'arte di Wiiralt? 
Difficile
 anche in questo caso dirlo. In parte espressionista con forti richiami a
 Ensor (come appare subito chiaro dall'incisione di volti qui allegata) a
 volte decisamente surrealista. Anche per questo assimilabile ad 
un'altra figura anomala come l'italiano Alberto Martini. E come per lui 
il "...surrealismo
 proviene da una lunga formazione  nell’ambito del Simbolismo europeo 
connesso ai movimenti dello  Spiritualismo e dello Spiritismo, di una 
poetica quindi lontana  dall’automatismo psichico di Breton, ma 
piuttosto impregnata di una  cultura teosofica ed esoterica che proviene
 da ascendenze romantiche". E
 basterebbe un'opera come questo nudo di donna, con il quale abbiamo 
voluto aprire la pagina, per iscriverlo, di diritto, tra i grandi 
dell'incisione. Un'opera esemplare,
 erotica, inquietante, ironica, tagliente. Di quelle che non ti stanchi 
mai di guardare, anche se la modella non è certo una pin-up.
Anche studiare fu per lui un inferno, costretto a scappare tra una rivoluzione e l'altra, sopravivendo anche anche alla II Guerra Mondiale in Estonia. Trasferitosi a Parigi ha viaggiato per mezza Europa, italia compresa, e Nord Africa. Viveva a Sceaux  Rue Houdan 61. E' morto per un cancro allo stomaco ed è ora a sepolto a Pere Lachaise. 
A
 Parigi ha creato i suoi lavori più conosciuti "Hell" (1930–1932),  
"Cabaret" (1931), "Preacher" (1932), "Negro heads" (1933), "Claude"  
(1936). Forse perché, come una reazione chimica, quando si uniscono 
mondi così lontani, una scintilla può sempre scoccare. E quando succede,
 le cose, cambiano. Onorati se, grazie a noi, avete conosciuto un 
Maestro.







 
 
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