Povera Hanna e poveri noi! Trascurata e sottovalutata dai suoi contemporanei
e dai suoi colleghi maschi. Tanto che Hans Richter la definì solo "una buona
ragazza" soprattutto perché, secondo lui - il suo contributo era soprattutto quello "...di rimediare panini e bibite
per le feste del movimento". Dimenticata da critica e mercato, è stata
solo recentemente rivalutata. E non era poi così difficile per quella che è stata - e che ho sempre istintivamente amato - una delle
menti più stimolanti del movimento DADA, tra le grandi interpreti del
fotomontaggio, pioniera assoluta.
Nata nel
1889 è mancata nel 1978, proprio quando l'estetica del punk sembrava riproporre
i suoi linguaggi.
Anche George Grosz e John Heartfield, apparentemente suoi amici, non avevano approvato la sua inclusione nella fiera Dada nel 1920. Eppure i suoi collages, realizzati con l’allora partner Raoul Hausmann, appaiono oggi indiscutibili, ponendo in discussione invece la politica del tempo, ma anche il ruolo della donna, che già la Repubblica di Weimar aveva comunque fortemente rivalutato. Perché o Hanna era una grande bluff, o una stronza o la donna artista agli uomini arstiti, alla fine, scoccia...
Anche George Grosz e John Heartfield, apparentemente suoi amici, non avevano approvato la sua inclusione nella fiera Dada nel 1920. Eppure i suoi collages, realizzati con l’allora partner Raoul Hausmann, appaiono oggi indiscutibili, ponendo in discussione invece la politica del tempo, ma anche il ruolo della donna, che già la Repubblica di Weimar aveva comunque fortemente rivalutato. Perché o Hanna era una grande bluff, o una stronza o la donna artista agli uomini arstiti, alla fine, scoccia...
La storica dell'arte Maria Makela ha identificato la relazione di Höch con
Raoul Hausmann come "tempestosa" e spesso violenta a causa del
rifiuto di Hausmann di lasciare la moglie. Hausmann continuava a disprezzarla non
solo per il suo desiderio di sposarlo, che egli descrisse come una
"inclinazione borghese", ma anche per le sue opinioni sull'arte. La
posizione ipocrita di Hausmann sull'emancipazione femminile ha spinto Höch a
scrivere una "breve storia caustica" intitolata "The
Painter" nel 1920, il cui tema centrale è "…un artista che viene
lanciato in una forte crisi spirituale quando la moglie gli chiede a fare i
piatti… "
Hannah Hoch (Johanne Hoch) è nata a Gotha nel 1889, da una
famiglia borghese che le concede la possibilità di studiare in una scuola
d’arte applicata di Berlino. Nel 1916 inizia a lavorare per la casa editrice Ullstein disegnando vignette, illustrazioni
e già nel 1919 la sua immagine compare in una rivista. Del movimento DADA. Nel 1920 prese parte alla prima fiera
internazionale Dada e da quell'anno collaborò presso le mostre annuali del Novembergruppe.
Nella primavera
del 1921 si separa da Hausmann che in seguito, sminuirà la sua collaborazione.
Hanna, che viaggia in Francia e in Russia, nel 1926 conosce la scrittrice
olandese Til Brugman, della quale si innamorò e con la quale nel 1929 nel Haag
e in seguito dal 1936 visse e lavorò assieme a Berlino, attirandosi critiche
negative anche da profeti dell’Avanguardia come Theo Van Doesburg e Kurt
Schwitters, non lontani in effetti dalla critica di perversione che le piomba
addosso, impedendole di esporre.
Nel 1938 sposa il giovane ventunenne rappresentante
commerciale Kurt Heinz Matthies dal quale divorziò nel 1944
Continuerà a operare, creando soprattutto negli anni ’50
preziosi lavori grafici.
Hannah Hoch and Raoul Hausmann in front of her photomontage at the 1920 International Dada Art Fair in Berlin
bellissimo lavoro ! vi ringrazio molto di avermelo lasciato copiare per il nostro blog di chiara salvini ed altri. Spero di poter tornare a curiosare il vostro stupendo e sapiente blog e magari, se siete d'accordo, di prendere altre cose--grazie infinite e mille più mille complimenti, chiara salvini per il blog
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