Nel 1942, l'artista di Pittsburgh J. Howard Miller viene assunto in piena
guerra dalla Comitato di coordinamento della produzione della Westinghouse per
creare una serie di manifesti per lo sforzo bellico. Tanto per fare capire come
una volta anche i grafici venivano assunti…
Uno dei manifesti che nacque fu il
famoso "We Can Do It!" per invitare le donne a candidarsi per lo
sforzo bellico, un'immagine che negli anni successivi sarebbe diventata
"Rosie the Riveter". Ispirazione nata modificando una foto della United
Press International (UPI), foto della fattora Geraldine Doyle del Michigan, o
come emerso più tardi, di tale Naomi Fraley Parker della California.
I manifesti all’inizio non vanno molto
oltre una fabbrica Midwest Westinghouse per due settimane nel mese di febbraio
1942.
Fu solo più tardi, intorno anni
19782 che il manifesto venne ripescato dall’Archivio militare e abbinato al
movimento per la liberazione della donna. Nulla più si seppe di J. Howard
Miller, che è morto nel 2004.
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