Royal
Robertson è il punto di congiunzione tra arte alienata e arte di strada,
fu sicuramente un maestro del’outsider
artist di sicuro spessore e un profeta dell'arte aliena, poi vi spiegheremo perché. Nato a St. Helena Parish, Louisiana, nel 1936,
Robertson ha trascorso quasi tutta la sua vita in Louisiana, lavorando prima
come apprendista, bracciante, poi come pittore di insegne.
Frequenta l’equivalente della terza classe e poi si iscrive a un corso di arte per
corrispondenza.
Dopodiché, per tutta la vita, sforna figli (11 con Adell Brent), per poi diventare ministro della fede (avrei voluto ascoltare le sue prediche) una volta che lei lo lascia dopo 19 anni di matrimonio, nel 1974, abbandonandolo alla sua follia.
Dopodiché, per tutta la vita, sforna figli (11 con Adell Brent), per poi diventare ministro della fede (avrei voluto ascoltare le sue prediche) una volta che lei lo lascia dopo 19 anni di matrimonio, nel 1974, abbandonandolo alla sua follia.
Il
problema di Royal è che soffre di schizofrenia paranoide. Afferma di aver avuto
la sua prima visione, una nave spaziale con Dio come pilota, quando aveva
quattordici anni. Ma ora va peggio. Quando
il suo matrimonio finisce cominciò a registrare le sue visioni, nelle quali gli
alieni vogliono mettere fine alla nostra esistenza. Ci mette così in guardia
dall’Armageddon, convinto di
essere stato vittima di una cospirazione femminile globale. Egli credeva
infatti che il tradimento della sua ex-moglie sarebbe la causa della
distruzione catastrofica dell'umanità.
Apre una bottega che diventa la sua cappella Sistina. Nelle
sue opere miscela numerologia e profezie bibliche della fine dei giorni dal
Libro della Rivelazione, mostri come Godzilla, disegni architettonici,
supereroi, poster…
Riesce
ad avere un numero crescente di collezionisti ed estimatori che, quando nel
1992, la sua casa viene distrutta dall'uragano Andrew lo aiuteranno a
rimettersi in piedi.
Morirà
nel 1997 a Houston, Texas.
Il lavoro di Robertson, spesso di segno infantile, è stato raccontato in numerose mostre e una serie di
opere fanno parte di collezioni permanenti, tra cui il Museo d'Arte Smithsonian American.
Nessun commento:
Posta un commento