A piedi prima, in bicicletta poi, il postino non era certo
un lavoro leggero se dovevi farlo in campagna, tra le colline del Sud est della
Francia, a Charmes-sur-l’Herbasse, nella Drôme,
alla fine dell’800 e magari vivevi a 12 km di distanza. Una passeggiata con il
borsone di cuoio che ti tagliava la spalla e che poteva durare decine di
chilometri, in tutte le condizioni climatiche, con le strade in terra battuta.
E meno male che nel 1888 quell’inglese, John Boyd Dunlop, avrebbe inventato il
pneumatico.
Deve essere proprio in una di
queste lunghe sgroppate solitarie che deve essere nata la voglia e il desiderio
di dare vita a qualcosa di unico e irripetibile a Ferdinand Cheval (Charmes-sur-l'Herbasse, 1836 – Hauterives, 1924) un
postino francese privo di formazione architettonica, artistica accademica, che
ha impiegato 33 anni per la costruzione di una struttura straordinaria,
denominato “Palais Ideal”, “Palazzo ideale”. O forse è meglio dire
“immaginario”: una reggia su scala ridotta di 350 metri quadrati, costituita da
rocce di strane forme, cementate insieme, utopica e sognante.
La
costruzione del palazzo iniziò nel 1879 e inizià con quella che ora è la
facciata orientale, e fu completata nel 1902 con 930-000 ore di lavoro, 1000
metri cubi di mattoni e 3500 sacchi di calce.
Vi avevo detto che le strade erano
un disastro? Bene. Cheval iniziò a realizzarlo
dopo essere inciampato su una pietra. Da quel momento l’idea, le tasche e la
tracolla piene di sassi e decine e decine di miglia per raccogliere e
collezionare sassi e ciottoli dalle forme stravaganti, elevando a piccolo
capolavoro anche il più piccolo pezzetto di roccia.
Considerato
uno straordinario esempio di architettura naïf con forti connotazioni di Art
Brut, il Palaìs Ideal presenta un complesso quanto singolare apparato
decorativo caratterizzato da elementi antropomorfi e allegorici, che traggono
ispirazione dalla tradizione cristiana della Bibbia e della mitologia Indù. Un
labirinto costituito da un insieme di corridoi, grotte, camminamenti e terrazze
che si sviluppano in modo fantasioso e che riportano la fitta decorazione che
contraddistingue l'intera opera.
Oggi il
suo lavoro rappresenta un particolare esempio di architettura naïf e nel tempo
ha sollecitato la curiosità di artisti come André Breton, Max Ernst e Pablo
Picasso. Il Palais Ideal si trova a
Hauterives, una città nel sud est della Francia. E’ aperto quasi tutto l'anno
per le visite e spesso è utilizzato per concerti e mostre d'arte. Nel 1969 è
stato riconosciuto monumento nazionale francese.
Una volta vecchio Cheval espresse il desiderio di
essere seppellito all'interno del proprio palazzo, ma legge non lo avrebbe
permesso se non dopo la cremazione, pratica che il postino proprio non
accettava.
Per questa ragione Cheval dedicò otto dei suoi ultimi
dieci anni di vita alla costruzione di un mausoleo nel cimitero di Hauterives a
cui diede il nome di Tombeau du silence
et du repos sans fin ("Tomba del silenzio e del riposo senza
fine"). Qui fu sepolto nel 1924.
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