Apocalittico,
esoterico, maestoso, triste, anche quando realizza i suoi poster turistici. Definirei così il lavoro di Paul Kirnig
(1891-1955) uno di quegli artisti di mezzo del primo novecento, travolti dagli
eventi.
Era
nato a Bielitz (oggi Bielsko-Biała, Polonia), Slesia, provincia dell'impero
degli Asburgo. Si trasferisce a Vienna nel 1908. Dopo il periodo di servizio
militare obbligatorio e due anni di studi di chimica presso l'Università Tecnica,
viene richiamato alle armi e nell’estate
del 1915 viene gravemente ferito nelle battaglie del Monte San Michele sul
fronte italiano.
Città, visione apocalittica di Vienna, 1923
Ritornato
a Vienna alla fine della guerra, di 27 anni, si iscrive alla Kunstgewerbeschule
per studiare l'arte grafica, una delle più importanti collezioni d'arte e
artigianato in Europa dove studia con Oskar Kokoschka, Koloman Moser, Josef
Hoffman, e Franz Cizek di cui segue i corsi in Morfologia Ornamentale. Fu il
luogo di nascita del Kinetismo dell'arte espressionista e nel suo lavoro
grafico Kirnig divenne per un breve periodo un rappresentante prominente di
questo movimento.
1934
Dopo aver completato gli studi nel 1922 Kirnig inizia la sua attività di
freelance e artista commerciale.
Nel
1924, il direttore della Kunstgewerbeschule, Alfred Roller, invitò Paul Kirnig
a unirsi al personale come assistente di Bertold Loeffler e nel 1935, al ritiro
del suo vecchio maestro, Kirnig si trasferì come capo dipartimento. Dal 1938
smette praticamente di dipingere.
Rimase
in questo posto fino al suo ritiro nel 1953. Morì il 24 agosto 1955.
autoritratto, 1923 |
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