Quando sarà spezzata l’infinita schiavitù della donna, quando ella vivrà
per sé e grazie a sé, e l’uomo – finora abominevole – le avrà concesso il suo
congedo, sarà poeta anche lei! La donna troverà l’ignoto! (…) Troverà strane
cose, insondabili, ripugnanti, deliziose.
Arthur Rimbaud
Ringl + Pit (Ellen Auerbach & Grete Stern) Combination, 1930 |
Questa la foto che le ritrae a 91 e 89 anni quando si ritrovano a New York nel 1995 |
RINGL + PIT. Il nome sembra una tag. Eppure siamo a
Berlino nel 1930. Dovranno passare 60 anni per ritrovarsi nel 1995 a New York
nella foto che le ritrae a 91 e 89 anni durante le riprese del documentario Ringl
and Pit di Juan Maldelbaum su una bella storia che rischiava di
svanire.
RINGL - Grete Stern (1904 - 1999) e PIT - Ellen
Rosenberg Auerbach (1906 - 2004) sono state due artiste d'avanguardia. Ma lo
sono state solo per 41 mesi, prima di dover iniziare la loro personale
diaspora.
Si incontrano durante la Repubblica di Weimar nel
1929 e aprono uno studio di fotografia e concept design in un momento di grandi
sconvolgimenti politici, ideologici che vede Berlino polo di aggregazione e
propulsione. Una città libera, trasgressiva, violenta e sorridente come non
sarebbe mai più stata. Ma anche un polo economico che sperimenta, dalla grafica
pubblicitaria al visual merchandising. E basta sfogliare gli annual di
comunicazione, per vedere tutto quello che sarebbe poi successo nei decenni a
venire, che non fanno altro che rimettere in ordine le intuizioni e le visioni
concepite negli anni ’30.
Grete Stern ha studiato graphic design
alla Technische Hochschule di Stoccarda e nel 1927 raggiunge Berlino,
dove risiede il fratello. E’ grazie a lui che conosce il fotografo Umbo (Otto
Umbher), che frequenta artisti e attori della Berlino bohémien. In una di
queste serate Umbo le presenta a Walter Peterhans, direttore del corso di
fotografia alla Bauhaus dal 1929 fino al 1933, da cui Grete inizia a prendere
lezioni private (poi alla Bauhaus), dapprima come unica allieva, poi insieme a
Ellen Auerbach. Dall’incontro con Ellen, figlia di un facoltoso uomo d’affari,
nascerà un profondo rapporto di amicizia, e un sodalizio professionale che le
porterà nel 1930, ad aprire il loro studio specializzato in ritratti, moda e
pubblicità. È deciso, si chiamerà ringl+pit photography studio, dai loro
soprannomi da bambine, perché mettere i loro cognomi, dicono, lo renderebbe
similie “alla marca di una fabbrica di scarpe”.
Il loro lavoro geniale, che proseguirà in forma autonoma
per altri 40 anni, esplode tra 1930 e il 1933 come una super nova, incarnando
lo stile grafico e pubblicitario, che il clima tedesco considera al pari delle
altre arti e che loro praticano professionalmente, alternando ricerca (lo spirito)
ad attività commerciale, packshot e copertine di libri (quello che noi
chiamiamo volgarmente “la pagnotta”).
Come scrive Silvia Mazzucchelli, Grete ed Ellen incarnano la nuova condizione
femminile sopraggiunta dopo la prima guerra mondiale che ha aperto alle donne l’accesso
a settori professionali fino ad allora inaccessibili: “…nelle immagini
pubblicitarie per Pétrole Hahn,
popolare shampoo per capelli, le artiste riescono a usare il fotomontaggio per
minare lo stereotipo della donna perfetta, veicolata dalla stessa pubblicità.
Il trucco e il taglio moderno del manichino sono in netto contrasto con la
camicia da notte della madre di Ellen. Inoltre la mano che sostiene il prodotto
pubblicizzato appartiene a una vera modella; così le artiste, grazie alla
combinazione di diversi elementi incongrui, rimarcano l’idea di artificio
sottesa alla percezione della bellezza femminile.”
In questo clima culturale, tra socialismo e nuove
tecnologie, il progetto è di chi lo porta avanti, al di là di ogni rigida
suddivisione gerarchica. L’autore diventa l’artefice, ma l’idea viene poi
affinata dal lavoro in team, collettivo. Grete
ed Ellen (come Cahun e Malherbe in Francia), creano quindi uno spazio
anarchico, nel quale creatività e rapporti affettivi si mischiano, coinvolgendo
amici, amanti e infine i loro rispettivi compagni Horacio Coppola e Walter
Auerbach.
Il 5 marzo 1933 si svolgono in Germania le elezioni
in un’atmosfera surreale, una settimana dopo l'incendio del Reichstag, con
leggi d’emergenza che rimuovono le libertà civili. II Partito
Nazionalsocialista si attesta al 43,9% senza maggioranza di voti e seggi, ma
grazie ad un accordo con il centro, prende il potere. Con
l'arrivo di Hitler tutto cambierà per sempre.
Ellen che è di origine ebraica lascia il paese e va
in Palestina. Grete
si trasferisce a Londra dove inizia un progetto di fotografie che coinvolge
tutti gli intellettuali costretti a fuggire dalla Germania, Pensano
di riaprire lì, insieme, il loro studio, ma il governo inglese rifiuta loro la
cittadinanza.
Ellen è costretta a partire per gli Stati Uniti,
Grete alla volta dell’Argentina. Libera di frequentare con successo gli
ambienti artistici d'avanguardia. Collabora con le riviste “Sur” e “Idillio” di
Buenos Aires, dove si concentra sulla tecnica dei fotomontaggi che chiamerà “Suenos”. “Sogni” che esplorano il mondo
delle emozioni, che applicano alla fotografia le concezioni surrealiste,
influenzando fortemente la cultura latinoamericana. Tanto che diventerà con
Horacio Coppola, con cui si sposerà e poi divorzierà, una delle figure di
riferimento della fotografia d’avanguardia.
Grete morirà la sera della vigilia Natale del 1999.
Ellen vedrà il nuovo secolo per lasciarlo, a 98
anni, nel 2004. Mi
sa che non lo aveva trovato poi così interessante.
ringl+pit Bertolt Brecht, 1931
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