UN PROGETTO DI ALFREDO ACCATINO

Viaggio non scontato tra artisti e visionari da tutto il mondo, molto lontano dai soliti 50 nomi. Non esisterebbero le avanguardie senza maestri sconosciuti alla massa (ma certo non a musei e collezionisti). E non si sarebbe formata una cultura del contemporaneo senza l’apporto di pittori, scultori, fotografi, designer, scenografi, illustratori, progettisti, che in queste pagine vogliamo riproporre. Immagini e storie del '900 – spesso straordinarie - che rischiavamo di perdere o dimenticare.


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domenica 20 novembre 2016

NASCERE AL MOMENTO GIUSTO: Robert G. Harris, il più cinematografico degli illustratori



Robert è morto a 96 anni dopo aver vissuto e lavorato per anni a Westport, Connecticut, in una bella casa collegata allo studio, con la sua collezione di macchine e il proprio idrovolante sulla spiaggia. Ricco, felice non solo.
Merito del talento e della fortuna di aver vissuto il periodo d’oro dell’illustrazione, tra anni ’40 e ’50, spaziando dalle cover per polizieschi e riviste pulp all'editoria raffinata per signore. Ma anche della sua capacità di innovare. Quello che lo contraddistingue è l’iperrealismo e la nitidezza della sua creazioni e il gioco della luci che, quasi sempre, tagliano in un due l’llustrazione rafforzando, come Hitchkok insegnava, il pathos percepito. 
Straordinario anche la tecnica (guardate l'immagine della coppia al ristorante, o il telefono). La scelta di inserire un elemento sfocato in p.p. ricostruendo il taglio cinematografico e la tecnica dei "veli" su un carrello, o il cambio di obiettivo, che sperimenta ad esempio il grandangolo (vedi la coppia in cucina). 
Nato nel Kansans, morità a Scottsdale in Arizona, dopo aver lasciato il Connecticut, divenuto troppo affollato per i sui gusti.



Psycho, 1960 - Hitcoock



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