livre d'images, circa 1918, plaster and oil paint on cardboard |
Una cubista, ma non nel senso che ballava in discoteca, che voleva fare il pittore, perché ne aveva le qualità, ma che ebbe la sfortuna di nascere donna.
Originaria di Anversa, Marthe Donas (1885-1967), belga, scoprì il cubismo e il modernismo a Parigi durante la prima guerra mondiale. Dopo un soggiorno a Nizza, dove frequenta lo scultore Alexander Archipenko, torna a Parigi nel 1918, e diventa un membro della Section d'Or lavorando con artisti come Larionov, Gleizes, Survage e Van Doesburg. Intorno al 1920, il suo lavoro viene esposto in tutta Europa, accostata a Tauber Arp e Sonia Delaunay.
Originaria di Anversa, Marthe Donas (1885-1967), belga, scoprì il cubismo e il modernismo a Parigi durante la prima guerra mondiale. Dopo un soggiorno a Nizza, dove frequenta lo scultore Alexander Archipenko, torna a Parigi nel 1918, e diventa un membro della Section d'Or lavorando con artisti come Larionov, Gleizes, Survage e Van Doesburg. Intorno al 1920, il suo lavoro viene esposto in tutta Europa, accostata a Tauber Arp e Sonia Delaunay.
Tête cubiste (1917)
|
Nel 1922 si sposa, ha una figlia, ed iniziano i problemi. Comincia infatti una vita di traslochi (Parigi, Ittre, Anversa, Lisbona, Braine-l'Alleud, Bruxelles) resa complicata dalle difficoltà professionali del marito e da altri problemi familiari. Marthe smetterà di dipingere per quasi 20 anni.
Ricomincerà solo nel
1947, rivolgendosi all'astrattismo. La sua pittura, come scrisse, aveva
un obiettivo: “l’infini dans le fini”. Trovare l'infinito nel finito.
Chapeau. Le hanno dedicato un museo.
Still Life with Coffee Pot - 1917
|
autrice straordinaria che non conoscevo...
RispondiEliminagrazie