Alan Beeton 1880–1942. Pittore inglese.
Si sa poco di lui, e molte sue opere sono abbastanza anonime, tranne qualche ritratto caratterizzato che gli ha permesso di essere accolto alla Tate Gallery.
Cosa ci fa allora qui? Mi piacciono le sue cose inanimate.
Una scoperta avvenuta per me in maniera casuale, surfando in rete. Una ventina di opere veramente sorprendenti, dipinte tra gli anni '20 e la fine degli anni '30. Alcune sono nature morte, altre variazioni sul tema del fantoccio e del manichino. Le ultime sono scene di genere tra pupazzi e pelouches. Un pendolo oscillante tra poesia, ironia e inquietudine. Mooolto intrigante.
Intrigante anche il collegamento come stile e genere all'opera di un altro artista dimenticato, dalla tragica esistenza: Rudolf Wacker (1893 -1939)
Il pittore austriaco inizia la sua carriera come grafico, ma parte per il fronte dove viene catturato. Nel 1920, dopo aver trascorso 5 anni in un carcere russo come un prigioniero di guerra, si trasferisce a Berlino dove si dedicò alla espressionismo. Nel 1922, torna nella sua città natale Bregenz in Austria, ed intraprende un cambiamento di stile verso la Nuova Oggettività. Il pittore, che era apertamente contrario alla politica culturale nazista viene notato dalla polizia segreta. Durante un interogatorio della Gestapo viene colpito da un attacco di cuore e muore, poco dopo, in casa dei suoi genitori a Bregenz.
vivo en long island n.y., gracias por compartir estas cosas tan bella. Elizabeth
RispondiEliminaThks! I'll wainting you on https://www.facebook.com/museoimmaginario.museoimmaginario
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