I più
bei manifesti cinematografici degli anni ’20 furono probabilmente realizzato da
due fratelli russi che si firmavano “2 Stenberg 2” e che avevano un tocco
avanguardista che anticipò l’arte di Andy Warhol e che avrebbe inorgoglito
Rodčenko che li conosceva e li stimava.
Dal
1923 furono i principali artisti della “Sovkino”,
la compagnia cinematografica statale sovietica da poco creata. In meno di dieci
anni disegnarono più di 300 manifesti di film, ricreando soprattutto i
manifesti delle famose pellicole americane e straniere, adattandole al gusto
del popolo sovietico, ma anche strizzando l’occhio all’arte grafica più pura. Nascono,
semplicemente, dei capolavori.
Loro stessi sono un mix anche culturale, con padre di origine svedese, nazione di cui mantennero
la cittadinanza sino al 1933.
Vladimir Stenberg (Mosca, 4 aprile 1899 – 1º maggio 1982) e Georgij Stenberg (Mosca, 7 ottobre 1900 – 15 ottobre 1933), studiarono inizialmente ingegneria,
trasferendosi prima presso la moscovita Scuola di Arti Applicate Stroganov
(1912-1917) e successivamente presso lo SVOMAS, Libero Atelier dell'Arte di
Stato di Mosca, ove assieme ad altri studenti realizzarono nel 1918 le
decorazioni e il manifesto ufficiale per la Festa del 1º maggio.
Erano
costruttivisti, esposero alla prima mostra all'estero della nuova arte
rivoluzionaria russa, ma la svolta arriva tra il 1922 ed il 1931, quando
iniziano la serie di poster, continuando a esporre e a insegnare presso
l'Istituto di Architettura e Costruzione di Mosca. Pittori, scultori, ma anche
architetti e costumisti, Artisti globali
I lavori
grafici furono realizzati dai due fratelli nel limitato arco
temporale di nove anni, tra il 1924 ed il 1933, ovvero l'anno della scomparsa
di Georgii a soli 33 anni, morto in un incidente stradale tra la sua
motocicletta ed un mezzo pesante, avvenuto pochi mesi dopo aver acquisito la
cittadinanza russa.
Vladimir
continuò successivamente a lavorare come grafico per manifesti cinematografici
ed organizzò le decorazioni per i festeggiamenti del 1º maggio del 1947 nella
Piazza Rossa di Mosca.
Perché
sono straordinari?
Perché mettono al servizio delle avanguardie un mezzo commerciale di massa come il manifesto cinematografico, tramutando una cultura in fondo elitaria in un linguaggio collettivo. Ma fanno di più ricercano la SINTESI NARRATIVA DEL FILM, cosa non scontata, sintetizzando la photo opportunity, e l’idea guida. Dimostrandosi in questo molto più avanti rispetto alla cultura visiva americana, francese e italiana.
Perché mettono al servizio delle avanguardie un mezzo commerciale di massa come il manifesto cinematografico, tramutando una cultura in fondo elitaria in un linguaggio collettivo. Ma fanno di più ricercano la SINTESI NARRATIVA DEL FILM, cosa non scontata, sintetizzando la photo opportunity, e l’idea guida. Dimostrandosi in questo molto più avanti rispetto alla cultura visiva americana, francese e italiana.
Nessun commento:
Posta un commento