UN PROGETTO DI ALFREDO ACCATINO

Viaggio non scontato tra artisti e visionari da tutto il mondo, molto lontano dai soliti 50 nomi. Non esisterebbero le avanguardie senza maestri sconosciuti alla massa (ma certo non a musei e collezionisti). E non si sarebbe formata una cultura del contemporaneo senza l’apporto di pittori, scultori, fotografi, designer, scenografi, illustratori, progettisti, che in queste pagine vogliamo riproporre. Immagini e storie del '900 – spesso straordinarie - che rischiavamo di perdere o dimenticare.


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sabato 1 dicembre 2018

BEAT CULTURE GIAPPONESE: TADANORI YOKOO

La cultura beat non sarebbe completa senza l’interfaccia giapponese, di fatto il primo fenomeno occidentale di massa nel Paese, favorito anche dalla diffusione di vinili di straordinaria qualità (e peso) oggi ricercatissimi dai collezionisti;:
Tra loro. Tadanori Yokoo (横尾 忠則, 1936) è un pittore, illustratore e grafico giapponese che inizia a operare nella lavorazione dei tessuti tradizionali per kimono della famiglia che lo ha adottato.



Dopo la guerra, terminate le scuole superiori, lavorò tra il 1956 ed il 1959 per il quotidiano Kobe Shinbun e nel 1960 si trasferisce a Tokyo per lavorare in un’agenzia pubblicitaria. Da lì la scoperta della cultura beat, per molti versi simili alla pittura e al decor popolare, gli cambia la vita ed entra nel Nippon Design Center presieduto da Ikko Tanaka. Nel 1969 ha vinto il gran premio alla sezione giovani della Biennale di Parigi, a cui seguì nel 1972 una mostra personale al Museum of Modern Art di New York. Ora ha un museo suo e nel 2015 è stato insignito del Premio Imperiale per la pittura.


Tadanori Yokoo nel 1969
 
 

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