Averardo
Ciriello aveva intitolato una sua opera, una di quelle con protagonista una
delle sue prorompenti donnine dai seni ipertrofici con il titolo ORRENDAMENTE
BELLO, forse involontario, ma tra i più colti e azzeccati. Perché Averardo sa di avere creato, per scelta, una icona
popolare capace di sollecitare i desideri più inverecondi, ma anche di
accendere il sorriso, come in una novella buffa del Boccaccio. Del resto, se il Bello, nella prospettiva hegeliana, appare come
una manifestazione sensibile dell'Idea e della sua libertà, il Brutto e il Kitsch
si presenta come ciò che contrasta la ricerca comune.
Nonostante avesse realizzato quasi millecinquecento poster cinematografici (da Riso Amaro a Divorzio all’Italiana, da James Bond sino al Casanova di Fellini) Ciriello è infatti ricordato e idolatrato per i seni di Maghella e Lucifera, ai vertici nel genere della comic art e per le sue Signorine Sette.
Nonostante avesse realizzato quasi millecinquecento poster cinematografici (da Riso Amaro a Divorzio all’Italiana, da James Bond sino al Casanova di Fellini) Ciriello è infatti ricordato e idolatrato per i seni di Maghella e Lucifera, ai vertici nel genere della comic art e per le sue Signorine Sette.
Nato
Milano nel 1918, vissuto per un certo periodo a Trieste e poi tornato a Milano
studia al Liceo Artistico e inizia a disegnare giovanissimo. Andato in guerra,
presta servizio nel Servizio di Propaganda della Marina Militare, e poi a 23
anni debutta sulla rivista Acqua salata.
Basta poco e poco dopo raggiungere nel 1945 L'Intrepido
di Cino Del Duca.
Il
grande successo gli arriva con le copertine della rivista 7Sette (che si
chiamerà poi Otto e Otto volante). Non solo diventa l’erede naturale di
Boccasile (compromessosi con la repubblica di Salò), ma rappresenta con la SIGNORINA SETTE la “nuova
ragazza”. Spigliata, libera e allegra, e che dopo la guerra vuole tornare a sorridere.
Negli
anni Cinquanta crea vignette, illustrazione e copertine per Marc'Aurelio, la Domenica
del Corriere, riviste di moda e inizia una fortunatissima carriera di
cartellonista per il cinema.
Quando
ha ormai è nel pieno della carriera lo scoppio del fenomeno dei fumetti sexy
gli apre le porte. E’ uno dei pochi che si può permettere di fare solo
copertine, facendosi pagare molto di più dei propri colleghi. Si passa così da Lucifera e Maghella alla
rivista Menelik.
Ma
è Maghella (1974-198) il suo personaggio più
riuscito e divertente, oggi oggetto di culto.
Morirà
a Roma a 99 anni, come Carl Barks, nel 2016. Grazie.
Grazie. Grazie.
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