Una
famiglia di fotografi, i Luxardo, che da Santa Margherita Ligure vanno in
Brasile in cerca di fortuna, poi tornano
a Pisa, ma che avranno il loro destino a Roma. E’ lì, infatti, che il giovane Elio
Luxardo 1908, nato in Brasile, apre uno studio fotografico in uno scantinato,
ma ha poi la fortuna di lavorare per Sem Bosch, fotografo della Casa Reale da
cui rileva lo studio pochi mesi dopo diventando il re dei fotografi romani. Inventa anche una promozione che propone
alla Rinascente: gli sposi che acquistano una camera da letto hanno in omaggio
una foto ricordo di Elio Luxardo.
Nel 1934 si iscrive al Centro Sperimentale di Cinematografia, dove compie un salto in avanti nel taglio e nella sapienza delle luci, e conosce attori e registi che poi diventeranno i suoi clienti nel mitico studio di via del Tritone 197.
Rinunciato alla carriera di regista, aiutato dai fratelli, si divide tra il mondo dello spettacolo e della aristocrazia, innovando anche nel ritratto più tradizionale. Da lui passeranno tutti, ma veramente tutti. Ma poi, travolto dalla guerra all’arrivo degli americani scappa da Roma con la moglie e collabora con la X Flottiglia Mas.
Nel dopoguerra e negli anni cinquanta, scontata la sua appartenenza repubblichina, torna a essere una star, collabora ancora una volta con le riviste alla moda, e inizia anche una collaborazione pubblicitaria con il marchio Ferrania, per il quale crea la “donnina sexy” dei cartonati. Muore a Milano il 27 novembre 1969. Nello stesso anno la moglie chiude lo studio di Corso Vittorio Emanuele e cede alla Fototeca 3M Italia l’archivio.
Se è sempre elegante, sono i suoi studi di nudo, soprattutto maschile dei capolavori assoluti, a sparigliare le carte e a stupire. Realizzati cinquanta anni prima della ricerca di Mapplethorpe. Una ricerca della fisicità che nasce dal suo passato di Atleta, e poi scultore. e dai reportage e documentari sullo sport realizzati da ragazzo. E’ un ciclo straordinario, prodotto in studio negli anni trenta, dove il gioco di ombre che ha appreso nei suoi studi cinematografici diventa il tema dominante, con corpi in tensione, lucidi, estremi. Il volto quasi sempre tagliato. Rappresentano, a tutti gi effetti, una icona del novecento.
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