UN PROGETTO DI ALFREDO ACCATINO

Viaggio non scontato tra artisti e visionari da tutto il mondo, molto lontano dai soliti 50 nomi. Non esisterebbero le avanguardie senza maestri sconosciuti alla massa (ma certo non a musei e collezionisti). E non si sarebbe formata una cultura del contemporaneo senza l’apporto di pittori, scultori, fotografi, designer, scenografi, illustratori, progettisti, che in queste pagine vogliamo riproporre. Immagini e storie del '900 – spesso straordinarie - che rischiavamo di perdere o dimenticare.


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lunedì 26 febbraio 2018

GINO CROARI. 100 ANNI DI AMORE PER LA PITTURA

Morto a Roma centenario nel 2005, Gino Croari rappresenta un profilo classico della pittura italiana di genere del '900. Una vita semplice, vissuta negli ultimi anni a Roma, legata alla ricerca della tavolozza, che realizza macinando lui stesso i colori. Ha partecipato alla Quadriennale di Roma (1948), alla Triennale di Milano e alla Biennale di Venezia (1956).




Nasce nel 1905 a Genova, dove la famìglia abita fino al 1910, anno della prematura scomparsa della madre, evento che induce il padre, lughese, a ritornare a Lugo con i figli l?anno successivo. Ancora ragazzo frequenta la locale Scuola comunale di disegno sotto l'insegnamento di Domenico Vìsani e Luigi Varoli e nel 1921 si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Ravenna, che in seguito dovrà lasciare per cercare lavoro.
All'inizio degli anni trenta partecipa alle prime mostre di pittura a Lugo e a Ravenna insieme ai pittori lughesi Giacomo Vespignani, Giulio Avveduti, Anto Ricci, Felice Baroni e Francesco Lo Presti.

Dal 1935 si trasferisce a Roma, dove trova un impiego come cartellonista e pubblicitario all'Ufficio artistico dell'Enit presso il Ministero della Cultura Popolare, continuando nel tempo libero l'attività dì pittore. Nel 1940, chiamato alle armi, viene inviato sul fronte greco-albanese-jugoslavo e prende parte alle operazioni belliche del secondo conflitto mondiale, esperienza dalla quale nascerà la raccolta dei disegni di guerra. Nel dopoguerra, vive gravi difficoltà economiche ma continua a dipingere promuovendo numerose mostre personali in molte città italiane.

Alla fine degli anni Cinquanta inizia l'attività didattica, prima come Assistente alla cattedra di Incisione all'Accademia dì Belle Arti di Roma, poi come insegnante ai Corsi di Ornato presso il Liceo Artistico. Alcuni importanti soggiorni in Spagna e a Parigi ne arricchiscono l'esperienza e lo stile, inserendo la circolazione delle sue opere in un ambito più vasto, che gli consentirà di esporre in diverse sedi all'estero, tra cui Messico e Giappone.

Muore a Roma, il 3 agosto del 2005.


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