Guardate
questo quadro del 1934. E' di una donna artista praticamente sconosciuta. Peggio, dimenticata. Ida
Nasini Campanella (1894-1979), autrice di rara sensibilità, nata e
cresciuta a Roma. Chi la conosceva, alzi la mano...
Come lei, le tante donne pittrici italiane degli anni '30 e '40, azzerate dalla critica e dalla memoria.
Nella Marchesini (guardate il ritratto che gli abbiamo dedicato nel blog de Il Museo Immaginario), Antonietta Gallina, Adelaide Atramblè, Herta Schaeffer Amorelli, O’Tama Kiyohara (giapponese, sposatasi con Vincenzo Ragusa e vissuta in Italia), Lia Pasqualino Noto, Pina Calì, Topazia Alliata. O come Juana Romani, Laura Sirani, Elside Razeto, Carla Maria Maggi o la futurista Benedetta Cappa. Che hanno operato in tutta italia, molte anche in Sicilia. Sparite per esigenze quasi sempre per esigenze famigliari, che rendevano sempre più importante il ruolo del marito, se non proprio didiscevole il ruolo di artista.
Che per esempio hanno potuto portare avanti artiste come Carla Badiali.
Perché nel parliamo? Perché non ne parlerebbe nessun altro. Una pagina sulla quale, nei prossimi mesi, apriremo altri spiragli e approfondimenti...
Che per esempio hanno potuto portare avanti artiste come Carla Badiali.
Perché nel parliamo? Perché non ne parlerebbe nessun altro. Una pagina sulla quale, nei prossimi mesi, apriremo altri spiragli e approfondimenti...
Pina Cali, autoritratto |
Topazia Alliata, autoritratto
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