UN PROGETTO DI ALFREDO ACCATINO

Viaggio non scontato tra artisti e visionari da tutto il mondo, molto lontano dai soliti 50 nomi. Non esisterebbero le avanguardie senza maestri sconosciuti alla massa (ma certo non a musei e collezionisti). E non si sarebbe formata una cultura del contemporaneo senza l’apporto di pittori, scultori, fotografi, designer, scenografi, illustratori, progettisti, che in queste pagine vogliamo riproporre. Immagini e storie del '900 – spesso straordinarie - che rischiavamo di perdere o dimenticare.


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venerdì 7 febbraio 2020

JONAZS STERN. A SINISTRA DI TUTTO.

Jonasz Stern (1904 Kałusz - Zakopane 1988) nasce in una famiglia ebrea polacca della media borghesia. Studia alla scuola industriale di Leopoli e quindi all'Accademia di Belle Arti di Cracovia, dove vive sino al 1928 facendo da apprendista tipografo. Inizia un percorso che da cubista lo porterà all'astrattismo e all'arte materica.
 
Nudo, 1933
Jonasz Stern, "Kalush 1942", 1988,
Nel 1933, insieme ad altri artisti, fonda l'associazione artistica del gruppo di Cracovia e inizia a operare come scenografo. Si tratta di un gruppo di giovani studenti che si ribellano, come sempre avviene, alla cultura borghese: La formazione del gruppo è stata iniziata da diversi studenti dell'Accademia di Belle Arti di Cracovia: Leopold Lewicki, Henryk Wiciński, Janusz Woźniakowski, Maria Jarema, Jonasz Stern e Andrzej Stopka. Stern ha ricordato: "Abbiamo rappresentato la provincia - ruvida, affamata, fervente, non blasé con maniere borghesi, non collegata con l'Olimpo di Cracovia."
Anni dopo, Stern scrisse sui patroni artistici del gruppo di Cracovia: "Siamo rimasti ipnotizzati dalla pittura - la poetica di Chagall, il dramma di Picasso, l'ordine di Léger, la nitidezza politica di Grosz, il carattere e la forma del teatro moderno di Piscator. Per quanto riguarda gli artisti polacchi, eravamo particolarmente interessati alle idee di Szczuka, alla teoria della visione di Strzemiński, ai concetti architettonici di Syrkus e ai dipinti di Stażewski…. Il nostro lavoro artistico si è sviluppato nell'atmosfera delle idee di questi artisti, spesso molto diverse tra loro, ma aprendo la strada a una nuova visione del mondo e in relazione con il progressivo movimento sociale ".

E’ la politica, infatti, che lo coinvolge, attivista nel tempo di tutte le formazioni più agguerrite: Partito Comunista dell'Ucraina Occidentale, Sinistra PPS, KZMP, MOPR, KPP e PZPR. Si espone così tanto che nel 1936 viene espulso dall'Associazione degli artisti polacchi e nel 1937 imprigionato nel campo di Bereza Kartuska.Lo scoppio della guerra lo trovò a Leopoli, dove dopo l'occupazione della città nel 1941 da parte dei nazisti, quando viene imprigionato nel ghetto e poi nel campo di sterminio di Bełżec. Riesce a fuggire durante il trasporto e tornare a Leopoli, dove Il 1° giugno 1943 sopravvive miracolosamente alla liquidazione del ghetto, rischiando più volte la morte. Rifugiatosi in Ungheria può tornare in Patria solo dopo la fine del conflitto. Nel 1954-1974 lavorò come professore all'Accademia di Belle Arti., riattivando parte alla riattivazione del gruppo di Cracovia del quale è stato presidente per molti anni.
 




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