George Papazov (1894-1972) e Nicolay Diulgheroff (1901-1982) sono gli unici
bulgari che hanno lavorato nell'epicentro dello sviluppo dell'arte moderna in
Europa nei primi decenni del XX secolo. Anche se in Bulgaria era fervida l'attenzione alle avanguardie.
Papazoff come rappresentante del surrealismo, con cuore diviso tra Sofia e Parigi, Diulgheroff - cavaliere del futurismo a Torino, e poi dimenticato. Ma solo George ha avuto il privilegio di vedere dedicata al suo nome una isola Antartica, la George Papazov Island, credo la massima cosa surrealista che un surrealista si sarebbe immaginato. I due, però entrarono ben presto in contrasto, e quando George in una mostra a Milano nel 1934 venne chiamato “il Futurista Bulgaro” si incazzò, perché trovava troppo piccole le etichette per la sua arte e troppo invadente il ruolo di Marinetti.
Papazoff come rappresentante del surrealismo, con cuore diviso tra Sofia e Parigi, Diulgheroff - cavaliere del futurismo a Torino, e poi dimenticato. Ma solo George ha avuto il privilegio di vedere dedicata al suo nome una isola Antartica, la George Papazov Island, credo la massima cosa surrealista che un surrealista si sarebbe immaginato. I due, però entrarono ben presto in contrasto, e quando George in una mostra a Milano nel 1934 venne chiamato “il Futurista Bulgaro” si incazzò, perché trovava troppo piccole le etichette per la sua arte e troppo invadente il ruolo di Marinetti.
A Parigi, George diventa famoso e lavora a stretto
contatto con i primi surrealisti, con Joan Miró, Max Ernst e Pablo Picasso, sino a chiedere la cittadinanza francese.
L'approccio di Georges Papazov è l'esplorazione degli spazi vuoti, la meditazione e il viaggio spirituale. Crea composizioni geometriche astratte illuminate da tonalità al neon che mistificano. Paradossalmente è una pittura che supera il surrealismo e anticipa le tendeze di una trentina d'anni.
Muore il 23 aprile 1972, a Vence sulle Alpi marittime, dove si era ritirato. Se vi piace, sappiate che meno fortunato degli altri colleghi, si può acquistare per poche migliaia di euro.
L'approccio di Georges Papazov è l'esplorazione degli spazi vuoti, la meditazione e il viaggio spirituale. Crea composizioni geometriche astratte illuminate da tonalità al neon che mistificano. Paradossalmente è una pittura che supera il surrealismo e anticipa le tendeze di una trentina d'anni.
Muore il 23 aprile 1972, a Vence sulle Alpi marittime, dove si era ritirato. Se vi piace, sappiate che meno fortunato degli altri colleghi, si può acquistare per poche migliaia di euro.
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