UN PROGETTO DI ALFREDO ACCATINO

Viaggio non scontato tra artisti e visionari da tutto il mondo, molto lontano dai soliti 50 nomi. Non esisterebbero le avanguardie senza maestri sconosciuti alla massa (ma certo non a musei e collezionisti). E non si sarebbe formata una cultura del contemporaneo senza l’apporto di pittori, scultori, fotografi, designer, scenografi, illustratori, progettisti, che in queste pagine vogliamo riproporre. Immagini e storie del '900 – spesso straordinarie - che rischiavamo di perdere o dimenticare.


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venerdì 20 agosto 2010

CHI? SANDRO SIMEONI, QUELLO DEI POSTER?

Quasi 3000 manifesti per il cinema, dalle pellicole in peplo ai film di fantascienza splatter anni '50 sino alla serie stracult del Monnezza/Thomas Milian. 
Ma anche autentici film capolavoro come "La Dolce Vita" di Federico Fellini, che qui vedete nella versione definitiva di Simeoni e in un bozzetto a tempera scartato perché ritenuto troppo audace dalla produzione, come raccontò lo stesso Fellini nel suo diario di regia, sul cui fondo si legge un chiaro riferimento alla pittura informale. 
Questo è il lavoro che faceva Sandro Simeoni, uno di quelli che veniva coinvolto nel lavoro quando il produttore diceva "..qui ci vorrebbe proprio Simeoni".



Sandro Simeoni (SYM) - si firmava anche Symeoni è stato per 40 anni un grande e prolifico autore di manifesti cinematografici, di quelli adorati da Quentin Tarantino, ma anche di film d'autore come "Accattone" e "I racconti di Canterbury" di Pier Paolo Pasolini, per "Un americano a Roma" con Alberto Sordi, o per "Profondo Rosso" di Dario Argento. Prima che il computer e photoshop mettessero il suo lavoro definitivamente fuori scena (portando nell'oblio quello di altri maestri come Olivieri o Iaia). E pensare che voleva fare il pittore. Nato a Milano nel 1934 è morto nel 2007 senza che ci fosse una riga sui giornali. Forse era giusto ricordarlo, visto che alcuni suoi poster sono oggi battuti migliaia di euro alle aste di Bolaffi, e che l'arte non dovrebbe mai avere pre-giudizi.



I pittori di cinema hanno mescolato sapienza accademica a pura invenzione. Talmente bravi da essere chiamati a illustrare i film hollywoodiani. Manfredo Acerbo, che guarda all'espressionismo, passa dagli italianissimi Europa di notte e il Dio serpente ai bozzetti americani di Vera Cruz (Robert Aldrich), di diversi autori europei (Truffaut, Bunuel) fino alle commedie musicali dei Beatles. Tino Avelli lavora con Altman, Cimino, Ken Russel e per il David Bowie de L'uomo che cadde sulla terra.
Anselmo Ballestrer, nato a fine 800, fu il capostipite della pittura di cinema, fin dal mitico Ombre rosse di John Ford (1939), quindi le versioni italiane di diversi Chaplin, Hitchcock, Lang, Welles e dell'iconografia machista di Marlon Brando in Fronte del porto. Decisamente più delicato l'acquarello di Ercole Brini, autore del manifesto di Colazione da Tiffany che tanto ha contribuito al successo dell'immagine di Audrey Hepburn secondo Truman Capote, nonché di una tra le tante versioni del bacio tra Rhett Butler e Scarlett O'Hara in Via col vento.
Ogni pittore è una storia che si potrebbe raccontare ancora tante volte rimpiangendo quella materia di celluloide così preziosa e nostalgica. Tra le invenzioni per Un americano a Parigi con Gene Kelly che balla sullo sfondo geometrico alla Mondrian e Diabolik, horror italiano firmato Mario Bava, spicca il lavoro di Mario De Berardinis, morto prematuramente, e i suoi disegni per Addio, fratello crudele di Giuseppe Patroni Griffi (un capolavoro assimilabile a un fregio di Sartorio), per Banditi a Milano di Lizzani e Suspiria di Dario Argento.

 


The artist, “Sym”, is the extraordinary Sandro Simeoni (1934-2007), who would paint some 3000 movie posters in a career that spanned 50 years. He was equally at ease in all genres, ranging from Fellini’s La Dolce Vita (1960) to Dario Argento’s Profondo Rosso (1975), with westerns, gangster films, science fiction and romantic comedies in between. Simeoni — sometimes identified as “Symeoni” — worked from stills, and the Frankenstein poster was likely inspired by posed promotional shots of Michael Gwynn’s twisted, cannibalistic Monster menacing Eunice Gayson.
Simeoni typically showed characters in motion: Running, jumping and lunging at each other, with frequent dimensional effects of hands, guns or blades leaping out at the viewer. Here, in a typically dynamic composition, the artist cranked up the tension with swirling colors, overlapping credits, and the Monster’s claw raised out of frame. The purple in the Monster’s coat is picked up in the title and the woman practically leans out of the image in a bright yellow dress with black trim to emphasize the exposed shoulder and cleavage.

22 commenti:

  1. a distanza di anni apprendo solo oggi la notizia della sua morte. Ho conosciuto Simeoni nel periodo della mia tesi, per quanto mi avessero detto che era burbero e scontroso, lui con me quel giorno mi ha fatto vivere un sogno. con tutti i suoi racconti non solamente di cinema mi ha arricchita. E stato il mio personale maestro per poche ore e spesso mi trovo a pensarlo. io ho una sua locandina firmata apposta per me, ma non me ne separerò mai. grazie Sandro per il regalo del sapere che mi hai fatto.

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  2. Salve. abbiamo avuto modo di conoscere Simeoni in una situazioni difficile, in ospedale, negli ultimi giorni della sua vita. E, come sempre, avremmo voluto dire di più. Questa pagina è un piccolo, minimo contributo.

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  3. cara michela, anche io sto lavorando ad una tesi su di lui, ma come te apprendo solo ora della sua morte e dell'impossibilità di incontrarlo.. possiamo incontrarci noi? non so bene come funzioni questo sito.. cmq la mia mail è chiccalacicca@libero.it
    GRAZIE!

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  4. Anch'io ho conosciuto Sandro, quando non era ancora un mito, ma altrettanto grandioso.
    Sandro scontroso? No, solo introverso e riservato. Anche se all'apparenza forte e aggressivo, Sandro era molto fragile e sentimentale emotivamente...
    Il suo debole era anche la sua forza: l'onesta' e la dedicazione ai suoi cari, che lo adoravano come non si poteva fare a meno!
    Debolezza, perche' gli impediva di essere onesto con se stesso...
    Forza, perche' lo proteggeva da se stesso...
    Un idealista-sognatore col cuore di bambino sprofondato nel suo petto forte d'uomo.
    Tumultuosamente sensuale e... delicatamente romantico: come non amarlo?
    Come dire addio?

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  5. Sandro Simeoni l'ho conosciuto di persona, e fino all'ultimo . Lui era di Ferrara e non di Milano. Avevo un negozio alla Balduina e lui veniva tutti i giorni a sedersi da noi per avere compagnia, mi ha raccontato tutto di lui , la sua vita e storia dell'arte. Gli ultimi anni come tutti i più grandi artisti vissuti in miseria, c'è chi ha mangiato bene sulle sue spalle e direi VERGOGNOSO! Io che non sono una persona ricca ma una poveraccia cercava di aiutare Sandro, non aveva neanche i soldi per pagare l'affitto. Nel mio piccolo l'ho aiutato , lui fino all'ultimo faceva quadri su tela ad olio, ne ho comprati 2 , più mi ha fatto un ritratto a me ed è bellissimo. Sandro mi voleva bene come una figlia , contava molto su di me, altra persona che Sandro stimava molto era Giuliano Gemma . Giuliano spesso lo andava a trovare gli voleva bene davvero. Poi un giorno Sandro Simeoni mi ha portato in negozio a farmi conoscere Giuliano Gemma . Sandro amava molto i dolci in particolare i wafers :) , io glie ne compravo sempre una decina di pacchetti a volta :) , che ricordi stanno scorrendo in me ora...Sandro caro quanto ti ho ascoltato! Poi ebbe il primo ictus e fu ricoverato al Gemelli, ma Sandro non aveva voglia di curarsi e uscì come si riprese, non prendeva le medicine come avrebbe dovuto, voleva raggiungere la sua metà la sua compagna , per lui diceva che era meglio morire. Se è vissuto ancora è per noi che lo accoglievamo ogni giorno in negozio , rimaneva ore e ore con noi , io, mio padre, mio fratello e mio zio. Andavamo al bar insieme, lo accompagnavo a far la spesa, UN PADRE per me. Poi stette di nuovo male e fu ricoverato alle lunghe degenze, sbatacchiato un po' qua' e un po' la' ...lo andai a trovare l'ultima volta il 14 febbraio 2007 a Villa Verde , felicissimo di vedermi, molto sciupato , con le sbarre ai lati del letto; lo aiutai a mangiare, ci facemmo pure due risate perché non sopportava il vicino di letto :D. Lo salutai con la promessa che sarei tornata, gli dissi cosa vuoi che ti porti? Lui rispose il fumetto Tex Willer . Da li non l'ho più veduto :( perché subentrarono grossi problemi di salute a mio padre e il tempo era tiranno. Morì mio padre e subito dopo chiesi informazioni pure di Sandro e ho saputo tramite la figlia che Simeoni era morto! Ma nel mio cuore Sandro c'era sempre e sempre ci sarà . Ciao Sandro grande maestro dell'arte. Con affetto Emanuela.

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    1. Ciao Emanuela,
      molto toccante il tuo ricordo di Simeoni,
      siccome figure come lui non è giusto che vengano dimenticate con così tanta facilità, ho deciso di raccogliere un pò di materiale vario riguardante il maestro
      e cercare di realizzare un piccolo tributo dedicato Sandro Simeoni.
      Visto che tu hai avuto la fortuna di conoscerlo personalmente ti chiederei la gentilezza di contattarmi in privato il prima possibile x spiegarti meglioil mio progetto su di lui. Confido in una tua risposta..grazie mille!
      wodesign@gmail.com

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    2. L'artista più importante è Sandro Simeoni, nato a Migliarino nel 1928 e considerato uno dei protagonisti del cartellonismo cinematografico.
      Trasferitosi a Roma ha disegnato negli anni Cinquanta ben 2.600 affissi.
      Tra i poster più famosi "La donna che visse due volte", uno dei più famosi film di Alfred Hitchcock o al ferrarese "La lunga notte del '43" di Vancini.
      Ma Simeoni ha eseguito manifesti per pellicole dirette da tutti i più famosi registi. (http://www.deltacase.it/un_po_di_storia/articolo_524.htm)
      ... Quando lo conobbi nel 1973 stava separandosi dalla moglie, per via di una relazione amorosa con una ragazza di 20 anni. Lei, a sua volta, scoprendo che Sandro era gia' sposato, lo lascio' e si trasferi' a Parigi, dove Sandro la segui' con il padre della giovane per riportarla a Roma. Troppo tardi, pero', perche' lei fuggi' di nuovo; questa volta per la Spagna, con un yippie Americano. Di ritorno a Roma, un giorno si incontrarono con Sandro, che punto' una pistola sulle tempie del ragazzo, poi la ritrasse e smesse di cercarla.
      Queste informazioni sono intese solo a ricostruire la storia vera del maestro e non a comprometterne l'immagine.

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  6. Siamo onorati e felici che qesta pagina abbia prodotto questa sinergia. Teneteci informati delle inziative e le comunicheremo.
    potete seguirci e scriversi su FB
    paul seltenhammer

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  7. Questo l'indirtizzo facebook

    http://www.facebook.com/museoimmaginario.museoimmaginario

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  8. ho un documentario girato con sandro a casa sua poco prima della sua fine che è avvenuta dopo che i suoi bozzetto sono stati svenduti dai suoi figli ad un mio amico antiquario ùùùl cosi seppi che ilmio amico sandro stava per morire visto che mariol'antiquariomi disse cheera già morto mentre era appena ricoverato Cosi il cinema premia i suoi uomini migliori ai soliti pochissimi invece premi e soldini ma quanti cinematografari veri sono finiti quasi barboni ??

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  9. mi farebe piacere vederlo. vediamo come poterlo fare.

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  10. Ti ho inviato contatto su Facebook, spero che sia tu

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  11. CONDIVIDETE INFO E MATERIALI QUI: https://www.facebook.com/SandroSymeoni

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  12. Ho conosciuto Sandro e mi ha fatto un ritratto

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  13. Solo ora scopro questa pagina. Buongiorno , ho conosciuto sandro a roma nel suo studio in via de carolis 33 , e sono stato suo allievo nei sette anni di studi accademici a roma , ma soprattutto suo amico stretto. Ogni 15 giorni mi vedevo con lui , e ogni 15 giorni mi insegnava tutto del suo lavoro di cartellonista cinematografico . Nel 2005 , anche per aiutarlo fraternamente , gli organizzai una mostra creando un percorso pittorico ch e rivisitava i suoi manifesti piu ' celebri. Pianificai dietro sua delega una mostra di manifesti e prove stampa e tempere inedite realizzate dal Maestro ferrarese, curai tutto della sua mostra dietro chiaramente le sue preziose direttive. LA MOSTRA venne molto apprezzata. Confesso che anch'io ho aiutato il Maestro e ho un po dei suoi lavori originali in una mia collezione privata. Vorrei dire una cosa : credo sia importante investire in arte perche' l'arte ha un grande valore sia affettivo . Sia per la s u a preziosita' , tiene vivo il ricordo di tutte le persone piu ' care. Sono contento che esista questa pagina dove attraverso le vostre esperienze mi ricordate sandro symeoni . Anch'io dopo la mostra non l' ho piu ' rivisto e ritengo che una persona come Lui del suo grande spessore non vada messa in un dimenticatoio. A me sandro ha dato e trasmesso molto . E i lavori che posseggo nella mia collezione sono una sua continua lezione di una pittura e di un estro artistico senza fine .

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  14. ci sono persone interessate all'acquisto di quadri di sandro symeoni ?

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  15. Ciao io ho dei disegni originali di Simeoni....forse prove ho schizzi molto belli ....2 sono firmati ....hanno un valore economico per gli amatori? Lui bravissimo ....

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    1. tutto ha un valore, corrispondente a quanto la gente pagarebbe per una cosa. non molto in assoluto, ma dipende dal soggetto

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    2. mi puù scrivere a alfredo.accatino@filmmaster.com

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