Il fotogiornalismo italiano ha un padre e si chiama Adolfo Porry Pastorel (1888 – 1960).
Uno dei primi paparazzi della storia, sempre in bilico tra dovere di cronaca e ricerca formale, divenuto celebre per la serie di Benito Mussolini durante la "raccolta del grano" (in una situazione di photo opportunity da lui stesso suggerita), alle prese con le grandi parate, o nell'intimità della propria casa
Uno dei primi paparazzi della storia, sempre in bilico tra dovere di cronaca e ricerca formale, divenuto celebre per la serie di Benito Mussolini durante la "raccolta del grano" (in una situazione di photo opportunity da lui stesso suggerita), alle prese con le grandi parate, o nell'intimità della propria casa
Il suo stile non lo portò però a realizzare mai foto ufficiali, ma a riprendere il "dietro le quinte" e le situazioni più spontanee e imprevedibili di feste e disastri. Non a caso anche Tazio Secchiaroli, apprenderà da lui i rudimenti del mestiere.
Nato da una famiglia cosmopolita (nonno francese, nonna inglese) ha come padrino il direttore de il messaggero Ottorino Raimondi che lo indirizza prima verso esperienze tipografiche, quindi lo ingaggerà come fotografo nel nuovo giornale vita e poi ne “Il Giornale d'Italia”.
Ha partecipato con le sue fotografie artistiche alla XIVI esposizione internazionale d'arte di Venezia.
Nessun commento:
Posta un commento