Critico, straordinario collezionista, ma anche un pittore raffinato che
andrebbe studiato e valorizzato al meglio, anche per il suo legame con la
scuola romana e con Giorgio Morandi, del quale arrivò a possedere decine
di dipinti, e la cui produzione era regolata addirittura da un contratto.
In una perenne lotta tra l’arte fatta, l’arte scritta e l’arte posseduta,
che dimostra un amore infinito per l’arte e il suo senso di inadeguatezza.
Un legame che torna nelle sue nature morte, basate come Morandi su pochi
oggetti, sempre quelli e sulla ricerca della “pittura” come oggetto della
rappresentazione.
Nato a Piacenza nel 1891 studia all’Accademia di Belle Arti di Roma ed
esordisce nell’ambiente delle Secessioni. Tra il 1918 e il '23 fonda e
dirige la rivista "Valori Plastici", una delle pubblicazioni più
importanti del ‘900 italiano, e organizza l'attività espositiva del gruppo
in Germania e in Italia. Attraverso la rivista elabora un vasto programma
di ridefinizione dei valori del passato, schierandosi in difesa della
metafisica, fino allo studio dei quattrocentisti e dei "primitivi"
italiani. Attira artisti e crea la collezione dei "Valori Plastici", che
impone le opere di De Chirico, Carrà, Morandi, Martini, collaborando al
progetto con Flaminio Martellotti e Vittorio E. Barbaroux.
Insieme alla moglie Edita, pittrice di grande qualità, russa di nascita
(Walterowna zur-Muehlen), dopo la fine della rivista, avvia l'importante
casa editrice che pubblica opere fondamentali come " Piero della
Francesca" di Roberto Longhi e "Giotto" di Carrà.
Colori chiari e semplice armonia compositiva legano gli oggetti nei
dipinti di Mario Broglio, e il recupero della tradizione e del “mestiere”,
la precisione formale che governa le sue nature morte ricorda il carattere
della pittura toscana del Quattrocento. La sua azione di uomo di cultura è
sotto certi aspetti analoga a quella della sua pittura: volontà di ritorno
all'ordine; apertura all'Europa (l'influsso avuto sulla nuova oggettività,
ad esempio. Espone gruppi di opere alla II e III Quadriennale di Roma
(1935 e '39); la XXV Biennale di Venezia gli dedica una mostra postuma,
presentata da Carlo Carrà (1950).
Muore a 57 anni a San Michele di Moriano, il 22 dicembre 1948
Muore a 57 anni a San Michele di Moriano, il 22 dicembre 1948
Mario Broglio e Giorgio de Chirico (1926) - Parigi
autoritrtatto |
la moglie, la pittrice Edita Walterowna
zur-Muehlen /Edita Broglio
EDITA BROGLIO E LE SUE OPERE
zur-Muehlen /Edita Broglio
EDITA BROGLIO E LE SUE OPERE
(Smiltene, Russia, 1886-Roma, 1977)
sfuggita alla Rivoluzione Russa, maestra del Realismo Magico
.
Nessun commento:
Posta un commento