UN PROGETTO DI ALFREDO ACCATINO

Viaggio non scontato tra artisti e visionari da tutto il mondo, molto lontano dai soliti 50 nomi. Non esisterebbero le avanguardie senza maestri sconosciuti alla massa (ma certo non a musei e collezionisti). E non si sarebbe formata una cultura del contemporaneo senza l’apporto di pittori, scultori, fotografi, designer, scenografi, illustratori, progettisti, che in queste pagine vogliamo riproporre. Immagini e storie del '900 – spesso straordinarie - che rischiavamo di perdere o dimenticare.


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venerdì 25 gennaio 2019

DAPHNE VAUGHAM CASORATI. PITTRICE.

Mica facile essere sposata a un genio, essere inglese, aver studiato in Francia e vivere in Italia, accanto a un tipo che ha dragato l'arte italiana in lungo e in largo.
Daphne Mabel Maugham, nipote dello scrittore inglese Somerset Maugham, nasce NEL 1897 nell'ambasciata britannica a Parigi dove il padre diplomatico presta servizio e dove inizierà a studiare pittura seguendo le lezioni dei Nabis all'Académie Ranson e del cubista André Lhote all'Académie Notre Dame des Champs.


Nel 1914 espone alla Académie Ranson, alla Galerie Druet di Parigi e nel 1921 una sua opera è accettata al Salon d'Automne, l'anno successivo, ritornata a Londra, si diploma presso la prestigiosa Slade School of Art. Seguendo sua sorella Cynthia, coreografa e danzatrice, impegnata con la compagnia di ballo dei coniugi Sakharoff, giunge a Torino dov inizia a studiare pittura presso la scuola che Felice Casorati ha aperto in via Bernardino Galliari. Espone più volte, compreso alla Biennale di Venezia, e intanto cresce un rapporto di amore e coinvolgimento con il grande maestro torinese che ha 14 anni più di lei. Sposatasi con lui, avrà il figlio Francesco, recentemente scomparso, ma non rinuncia a dipingere, esponendo a Pittsburgh (presente al Carnegie Institute sino al 1939e alle Quadriennali del 1935, 1939, 1943, 1948, 1959, 1965 e alle Biennali del 1928, 1930, 1932, 1934, 1936, 1938, 1940, 1948, 1950). Nel 1941 molti suoi lavori vengono distrutti durante l'incendio che devasta il suo atelier in via Mazzini a Torino, ma lei continuerà a dipingere, ricercando uno stile personale accanto a un colosso della pittura. Daphne Maugham muore a Torino nel 1982.

 



Felice Casorati, Daphne a Pavarolo (Daphne) - dett, 1934, olio su compensato, cm 151x121



1 commento:

  1. Nel titolo c'è un errore: la V al posto della M. Maugham, non Vaugham

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