UN PROGETTO DI ALFREDO ACCATINO

Viaggio non scontato tra artisti e visionari da tutto il mondo, molto lontano dai soliti nomi. Non esisterebbero le avanguardie senza maestri sconosciuti alla massa (ma certo non a musei e collezionisti). E non si sarebbe formata una cultura del contemporaneo senza l’apporto di pittori, scultori, fotografi, designer, scenografi, illustratori, che in queste pagine vogliamo riproporre. Immagini e storie del '900 – spesso straordinarie - che rischiavamo di perdere o dimenticare.


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sabato 26 novembre 2016

L’AMANTE DEL PITTORE. GERALD & DORETTE

Gerald Leslie Brockhurst (1890 – 1978) è stato uno dei più famosi e apprezzati ritrattisti inglesi tanto da immortalare negli anni ’20 e ’30 la principessa di Windsor e altri membri della famiglia reale, o dive come Merle Oberon e Marlene Dietrich. 
Adotta sempre uno stile anomalo e acido, a tinte fredde, che lo pongono un palmo sopra a tantissimi professionisti di genere, tanto che già al tempo un suo ritratto costava 1000 ghinee e non era destinato a gente comune. Ha soprattutto un approccio analitico e psicoanalitico che, secondo me, lo colloca tra i maestri del Modern Realism internazionale. Aveva anche una moglie, Anaïs, della quale non sono riuscito a trovare immagini e una vita che dall'esterno appariva borghese e abitudinaria.
 


Questa la prima parte. La seconda inizia surfando in rete, sino a fermarmi su questo ritratto,  Jeunesse Dorée (1941/2). Lo sguardo è duro e triste, le labbra morbide e tumide, i capezzoli quasi forano la lana di un orribile golfino nello stile dell'epoca.
Ma sono gli occhi che colpiscono.
Rimandano un vortice di peccati e di infinita tristezza, che sembra quasi far rumore. Ha le sopracciglia fini da strega cattiva che puntano in giù, all'incavo degli occhi. Dopo questo ritratto ne trovo altri. Tutti straordinari e un po’ disturbanti. Come Adolescenza, con la ragazza dagli occhi tristi poco più che bambina.

Dorette nell'incisione Adolescenza, 1932

Due anni dopo il primo intercetto, scopro casualmente che la ragazza era la sua amante, da lui ribattezzata "Dorette". L'aveva conosciuta appena diciottenne  come modella, perdendo completamente la testa. Rimase, però a lungo, solo l'amante, sino a quando dopo anni, stanco di sotterfugi Dorette (che in realtà si chiamava Kathleen Woodward), fece scoppiare il tema dell'adulterio volontariamente nel corso di una intervista al Sunday Express, facendo saltare il matrimonio, tanto che il pittore lascia la moglie per trasferirsi con lei in America a continuare una carriera di successo. Ha realizzato moltissimi suoi ritratti, anche dopo i fatti raccontati, dove diventa "La signora" e, anche lei, si imborghesisce.
Ah, dimentincavo. Quando scoppiò la bomba uscì fuori anche che prima di Dorette, Gerald aveva già tradito sua moglie intrecciando una lunga relazione con la sorella di lei. A dimostrazione che in Inghilterra una vita abitudinaria, poteva sempre essere ricca di sorprese.
 


Gerald mentre in studio realizza il ritratto di Merle Oberon

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