UN PROGETTO DI ALFREDO ACCATINO

Viaggio non scontato tra artisti e visionari da tutto il mondo, molto lontano dai soliti nomi. Non esisterebbero le avanguardie senza maestri sconosciuti alla massa (ma certo non a musei e collezionisti). E non si sarebbe formata una cultura del contemporaneo senza l’apporto di pittori, scultori, fotografi, designer, scenografi, illustratori, che in queste pagine vogliamo riproporre. Immagini e storie del '900 – spesso straordinarie - che rischiavamo di perdere o dimenticare.


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domenica 27 novembre 2016

LA TRAMA PERFETTA SECONDO HITCHCOCK

Il 13 agosto 1962 un regista francese trentenne, François Truffaut, incontra un regista inglese che quel giorno compie 63 anni: Alfred Hitchcock. In quell'irripetibile libro intervista (Il cinema secondo Hitchcock, 1962) che non potete “non” leggere se amate il cinema, e che ora è diventato anche un film, racconta una storia semplice e straordinaria, che mi ha aiutato in tanti momenti del mio lavoro di creativo. E che, secondo me, vi piacerà molto.



Un suo amico, sceneggiatore, ogni volta che si addormentava si trovava a vivere storie e trame meravigliose, avvicenti, folli. Degne di una grande pellicola. Un capolavoro che, si disperava, non avrebbe mai potuto scrivere. Quando si svegliava, non le ricordava più. 
E di questo si lamentava nelle sessioni di sceneggiatura con Hitchcock, perché gli sembrava come di essere defraudato di un'incredibile opportunità nata dalla sua stessa mente...
Un amico medico gli consigliò allora una tecnica ben nota alla psicanalisi, quella di provare cioè a mettere sul comodino una penna e un foglio, così da potersi appuntare la trama appena svegliato. Perché, come aveva detto il suo dottore, se ci si sveglia mentre si sta ancora sognando, c'è l'80% di probabilità di ricordare quello che si stava sognando.  
Così fece. E notti dopo, quando la trama gli sembrà fantastica, si sforzo di svegliarsi, accese la luce, scribbacchiò qualcosa sul foglio, e poi si riaddormentò. Dissolvenza.
La mattina dopo, immemore dell'azione notturna, andò a lavorare, ma una volta giunto agli Studios si ricordò di essere finalmente riuscito a bloccare il sogno sfuggente. Rimontò in macchina e corse di nuovo a casa come un pazzo. Si scapicollo sui gradini e una volta entrato nella sua camera, eccitatissimo afferrò il foglio.  
Sul foglio c'era scritto: "Un uomo ama una donna”.





P.S.
Ho condiviso questo post a memoria. 
Il libro l’ho letto anni fa. Sarebbe interessante capire se  -  come - ho modificato il ricordo.



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