UN PROGETTO DI ALFREDO ACCATINO

Viaggio non scontato tra artisti e visionari da tutto il mondo, molto lontano dai soliti nomi. Non esisterebbero le avanguardie senza maestri sconosciuti alla massa (ma certo non a musei e collezionisti). E non si sarebbe formata una cultura del contemporaneo senza l’apporto di pittori, scultori, fotografi, designer, scenografi, illustratori, che in queste pagine vogliamo riproporre. Immagini e storie del '900 – spesso straordinarie - che rischiavamo di perdere o dimenticare.


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lunedì 12 febbraio 2018

UNA VITA ALLA MODA - IL BARONE ADOLF DE MEYER

1916. Lei è bellissima, più moderna di tante foto sel suo tempo. Facile. E' una foto mozzafiato di Jeanne Eagles, scattata dal Barone Adolf de Meyer il primo fotografo ufficiale di moda. Jeanne sarebbe morta suicida pochi anni dopo, per eroina, incapace di adattarsi alla fine del muto. Ma questa è un'altra storia.

La storia che vi racconto è quella di un autore chiamato "Il Debussy della fotografia" da Cecil Beaton, tanto per dire, che sarebbe stato consacrato per la sua serie di scatti per Elisabeth Arden, per i suoi ritratti di potenti, per la costruzione di scenari glamour e pose che hanno costituito la base della Vogue Colture.




Baron Adolph de Meyer for Elisabeth Arden 1927


Nato in Francia da ricco padre tedesco e madre scozzese nel 1899, sposò a Chelsea Olga Caracciolo dei Duchi di Castelluccio, donna colta, elegantissima oltre che campionessa di scherma, musa di molti pittori, tra cui Boldini e Sargent, cittadina del mondo. Con un aurea regale, se è vero che il suo padrino era Edoardo VII,  che forse era anche il suo vero padre. Per non essere da meno Adolf decide di farsi chiamare con il titolo di Barone perché affermava che gli fosse stato concesso da Federico Augusto III di Sassonia nel 1897, anche se non è stata mai trovata alcuna prova. 
L’unione tra Olga e Adolf durò trenta anni, anche se fu un matrimonio di convenienza, in quanto De Meyer è omosessuale, e sua moglie Olga bisessuale.

Olga de Meyer by John Singer Sargent, 1907

Nel 1914, con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, Adolf e Olga si trasferirono a New York City, ed è nella Grande Mela che  capisce la nascita di nuovo fenomeno quello Fashion System la moda, diventando fotografo ufficiale per la Vogue (1914-21) e per Vanity Fair. Un sodalizio che non dura molto.
De Meyer nel 1922 accettò infatti l'offerta di diventare il capo-fotografo di Harper's Bazaar a Parigi, dove trascorrerò 16 anni tempestosi.
Conosce il poeta e antropologo Nicolas Roerich che lo inizia ai culti orientali. Ma non è finita qui.
Come ha  scritto Francesca Galassini: "...su consiglio di un astrologo, la coppia cambiò nome in Gayne e Maharh. Entrambi oramai erano dipendenti dalla cocaina, tanto che Olga morì nel 1931 a causa di un infarto in una clinica austriaca, dove si era rifugiata per disintossicarsi; il barone, distrutto dalla morte della moglie si rinchiuse in se stesso rifiutandosi di lavorare. Più tardi accolse in casa un assistente che in realtà si rivelò essere suo amante, il giovane Ernest Frohlich. Il Barone e il suo amante decisero di prendere in affitto una villa a Capri dove conducevano una vita al limite dello scandalo, tra feste e fiumi di droghe, cosicché la polizia fascista li cacciò dall’isola. Dopo essere stato uno sei protagonisti della Belle Epoque e degli Anni Folli il viale del tramonto era sempre più vicino. Dopo lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale si rifugiò a Hollywood, continuando il suo lavoro di fotografo ritrattista, ma in tono minore e conducendo un stile di vita modesto. In quel periodo dopo una grave depressione distrusse gran parte del suo archivio, lasciando solo alcune opere ritenute fondamentali. Morì nel 1946 lasciando in eredità alcuni scatti inediti della Marchesa Casati. Purtroppo per molto tempo dimenticati in una valigia dentro un deposito, furono ritrovati e messi all’asta da Sotheby’s nel 1980"
La sua morte venne registrata come quella di "Gayne Adolphus Demeyer, scrittore (in pensione)". Solo poche delle sue opere sopravvissero fino ad oggi, mentre la maggior parte rimase distrutta nella seconda guerra mondiale.


Coco Chanel by Adolf de Meyer ...
La Marchesa Casati – A. De Meyer photograph, 1919


Still Life by Baron Adolf de Meyer about 1908



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