UN PROGETTO DI ALFREDO ACCATINO

Viaggio non scontato tra artisti e visionari da tutto il mondo, molto lontano dai soliti nomi. Non esisterebbero le avanguardie senza maestri sconosciuti alla massa (ma certo non a musei e collezionisti). E non si sarebbe formata una cultura del contemporaneo senza l’apporto di pittori, scultori, fotografi, designer, scenografi, illustratori, che in queste pagine vogliamo riproporre. Immagini e storie del '900 – spesso straordinarie - che rischiavamo di perdere o dimenticare.


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martedì 21 dicembre 2010

DANIELE FONTANA, LA PENNA SATIRICA CHE MISE LA CORONA ALL'ITALIA.

Daniele Fontana (Milano, 1900 – sala comacina 1984) è stato un disegnatore, illustratore e pittore italiano. Strana commistione, non rara all’epoca, tra il fatto di essere un “artista serio”, ma anche una delle penne più irriverenti del panorama satirico italiano, nonché uno dei pionieri del cinema di animazione.
Ma non solo. Fu anche il padre, misconosciuto, della raffigurazione iconica della "donna turrita" dell’Italia, per anni simbolo ufficiale del Governo e dello Stato italiano.




Nato a Milano ha lavorato spesso a Roma, dividendosi tra l’attività di disegnatore satirico e illustratore e quella di pittore figurativo e di genere. In queste vesti ha partecipato all’Esposizione Nazionale di Milano (1923, 1925), all’Esposizione Sindacale (1928, 1932), diventando ospite fisso alla rassegna de La Permanente.
Grande caricaturista ha collaborato a Il Travaso delle idee e con il Bertoldo, realizzando tra il 1930 e il 1935 insieme a Petronio e Braghi i primi cortometraggi a cartoni animato pubblicitari (!) come Cuor Contento.
Colpito da paresi, trascorre un lungo periodo di sofferenza. . Pochi mesi dopo, quasi tutta la sua produzione, nella ristrutturazione dei locai, viene gettata via. Destino comune a molti, e che ha portato a perdere la maggior parte della produzione satirica e pubblicitaria italiana di quegli anni.

9 commenti:

  1. Incredibile, ma Daniele Fontana è uno dei post più visti del blog. Merito dell'Italia turrita?

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    1. Il maestro daniele fontana è morto a sala Comacina nel 1984. Io ho conosciuto daniele quando aveva lo studio a lenno e siamo diventati amici.purtroppo non sono riuscito a organizzare una personale presso galleria civica in Monza che avrebbe dato spazio gratis.io so quanto ci tenesse a farlo,purtroppo quando ho comunicato era ricoverato e mi ha detto che non era più in grado.aveva ricevuto sfratto e ha deciso di non volere più ... Era persona dolce e simpatica davvero piacevole. Ora riposa a Menaggio dove io ho provveduto a deporlo in celletta poiché non aveva più nessuno il figlio che viveva a milano era irreperibile forse mancato .penso che il fatto che su internet sono stato io a provocare la ricerca poiché ho iniziato a cercare sue opere e ho notato che gradualmente iniziavano ad apparire con mio piacere. Non sono riuscito a vederlo felice da vivo almeno questo forse da lassù lo apprezza ciao Daniele..Marziano


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    2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  2. Ma non è morto nel 1984 a Sala Comacina?

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  3. Il maestro daniele fontana è morto a sala Comacina nel 1984 ora riposa a Menaggio dove ho provveduto a sistemarlo. Eravamo diventati amici quando aveva studio a lenno.persona dolce e simpatica.ho iniziato a cercare sue opere e piano gradualmente comparivano spero che sia servito a aumentare la sua conoscenza a più persone.ciao Daniele. Tuo amico marziano.

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    1. Per caso ho trovato la sua celletta a Menaggio. È uno scandalo che i comuni non si preoccupino dei loro defunti illustri. ... Grazie per quello che hai fatto. Da sepolto stava al cimitero di Sala Comacina?

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  4. Ho molti quadri di Daniele Fontana e vorrei venderli

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  5. Daniele Fontana è decedutu a sala comacina presso villa stefania dopo ricovero presso ospedale di menaggio .ero andato a trovarlo per digli che finalmente poteva allestire una mostra presso la galleria civica di Monza a titolo gratuito .dovevo farlo incontrare con assessore e il sig Minazzi che era intenditore e uomo di grande cuore.purtroppo mi disse che era stanco, se solo succedeva un mese prima non si sarebbe lasciato andare.ci teneva molto a esporre le sue opere. purtroppo i galleristi che avevo contattato non erano disponibili a ospitarlo ho un dispiacere per questo. è stato sepolto a Menaggio poi ho provveduto a trasferirlo nella celletta ne erano disponibili solo due,comunque quando ho spiegato chi era Daniele mi hanno subito accolto la mia richiesta . era davvero speciale lo ricordiamo io e mia moglie .è stato un onore e un piacere conoscerlo.

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