UN PROGETTO DI ALFREDO ACCATINO

Viaggio non scontato tra artisti e visionari da tutto il mondo, molto lontano dai soliti nomi. Non esisterebbero le avanguardie senza maestri sconosciuti alla massa (ma certo non a musei e collezionisti). E non si sarebbe formata una cultura del contemporaneo senza l’apporto di pittori, scultori, fotografi, designer, scenografi, illustratori, che in queste pagine vogliamo riproporre. Immagini e storie del '900 – spesso straordinarie - che rischiavamo di perdere o dimenticare.


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lunedì 20 dicembre 2010

ALBERT CEEN L'AUSTRALIANO DE ROMA


Ci sono artisti che rimangono impressi nella memoria collettiva, non solo per le loro capacità, ma perché "proprietà" di una galleria o di collezionisti di fama, perchè capaci di creare una Fondazione o di motivare figli o amici. 
Nulla di quello che ha segnato il destino di Albert Ceen (Roma 1903-Roma 1976) pittore e scultore (soprattutto del ferro), molto noto negli anni ’60 a Roma, dove era arrivato nel dopoguerra e oggi quasi dimenticato.
Era nato Achille Coen a Roma il 1903. Nel febbraio 1939 fuggì per l’Australia assieme a sua moglie Flavia Cabib e due figli, Guido ad Allan, per evitare le conseguenze delle leggi razziali fasciste.Appena arrivato a Melbourne rinnegò la nazionalità Italiana, e cambio nome da Achille Coen a Albert Ceen. Nel 1941 con l'inizio della guerra col Giappone, si arruolò nel Esercito Australiano come non combattente.

Fu uno degli animatori della “dolce vita”, amico di Guttuso, Maccari, Zavattini, Accatino, Fanco Nonnis, Franz Borghese, collaboratore di Federico Fellini per il quale realizzò numerosi story-board e set design.
Un nome che esprimeva un'epoca e che ora emerge dai suoi taccuini di appunti, o dalle rare opere che passano tra gallerie e collezionisti, che magari ne storpiano la pronuncia, e poi dicono "Però bravo, questo."  Un nome che, oggi, tra tanti, ci piaceva ricordare.
Il suo archivio è conservato presso The State Library of New South Wales, Sydney.  Perchè era australiano, e non americano come credevano tutti.
Qualcuno ci ha detto che quando sorrideva, sembrava un giorno migliore.



Albert Ceen, Festa sulla Cassia, anni '60 - opera preparatoria per incisione

2 commenti:

  1. Non era Australiano.E nato a Roma col nome Achilles Coen.Era mio
    Padre.nel 1939 siamo scappati in Australia,causa le leggi razziali fasciste.Li
    Cambio I’ll
    Il suo nome.Dopo la Guerra ci siamo trasferiti negli Stati Uniti dove prese la cittadinanza Statunitense
    io ora mi chiamo Guido Coen,Il mIo nome originale

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  2. grazie. quindi wikipedia è errato? Albert Ceen (Melbourne, 1903 – Roma, 1976) è stato un pittore australiano residente in Italia.
    Biografia

    Pittore e scultore australiano, molto noto a Roma negli anni '60, dove arrivò nel primo dopoguerra, fu uno degli animatori della “dolce vita”.

    Amico di Renato Guttuso, Mino Maccari, Cesare Zavattini, Franz Borghese, fu collaboratore di Federico Fellini per il quale realizzò numerosi storyboard e bozzetti di scenografie per i suoi film[1][2].

    La sua pittura analizza il mondo caotico e festoso degli anni del boom economico, ma anche la figura femminile, che diverrà uno degli elementi caratterizzanti del suo linguaggio. Negli anni'70 privilegerà invece la scultura, spesso realizzata in ferro e con materiali di recupero.

    Parte del suo archivio è conservato presso The State Library of New South Wales a Sydney.

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