UN PROGETTO DI ALFREDO ACCATINO

Viaggio non scontato tra artisti e visionari da tutto il mondo, molto lontano dai soliti 50 nomi. Non esisterebbero le avanguardie senza maestri sconosciuti alla massa (ma certo non a musei e collezionisti). E non si sarebbe formata una cultura del contemporaneo senza l’apporto di pittori, scultori, fotografi, designer, scenografi, illustratori, progettisti, che in queste pagine vogliamo riproporre. Immagini e storie del '900 – spesso straordinarie - che rischiavamo di perdere o dimenticare.


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lunedì 20 dicembre 2010

BELA KADAR IL PRE-AVANGUARDISTA.



Ungherese (e oggi gloria nazionale), Bela inzia ad operare attraverso la tradizione della pittura murale, studiando e rielaborando tematiche popolari magiare. 
Parte quindi per Parigi e Berlino, che diventeranno in quegli anni le sue città di adozione, contaminandosi con i nuovi movimenti modernisti. 
Nel 1923 viene invitato da Herwath Walden, editore di Sturm ad esporre insieme al gruppo di Paul Klee, Wassily Kandinsy, Franz Marc, Marc Chagall. E’ in questa occasione che conosce Katerine Dreier, la donna della sua vita, che lo introduce negli ambienti di New York, città nella quale realizza due importanti personali, vendeo le sue opere al Brooklyn Museum of Art.


Dopo la guerra torna in Ungheria dove viene finalmente ha prova tangibile del successo e della popolarità.
Perché è importante? Perchè ha attraversato quasi tutte le avanguardie storiche, conosciuto i più grandi maestri, mantenendo uno stile libero, irridente, giocoso, che lo rende assolutamente unico nel suo genere. Sembra poco? E' tantissimo.



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