"... per me l'arte è un mezzo. Non è un fine. E' una possibilità.
E' un modo per esplorare linguaggi diversi, ma anche per porsi al servizio del bello e del nuovo. Per questo da artista e basta, sdopo l'accademia e le sperimentazioni fini a se stesse, sono divenuto un artista al servizio dell'industria. e del design. Nelle trame di una carta da parati. Nelle possibilità dei nuovi materiali plastici, negli sfondi stampati che vanno a cambiare l'identità di mille posti anonimi ho ritrovato la mia identità e la mia felicità..." 1949
Andre Durenceau (1904 -1957), francese, nel 1928 emigra negli Stati Uniti, dove rimarrà per tutta la vita.
Già esponente del secondo liberty, tra simbolismo ed espressionismo, dopo gli studi all'accademia del Nudo e una carriera mondana in patria, viene subito attratto dalla cultura industriale del quale diventerà uno dei massimi esponenti d'oltreoceano.
L'affermazione gli arriva con la pubblicazione di "Inspirations", raccolta in folio di suggestioni di design. E con un impegno, da artigiano dell'arte, che lo accompagnerà per tutta la vita.
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