UN PROGETTO DI ALFREDO ACCATINO

Viaggio non scontato tra artisti e visionari da tutto il mondo, molto lontano dai soliti nomi. Non esisterebbero le avanguardie senza maestri sconosciuti alla massa (ma certo non a musei e collezionisti). E non si sarebbe formata una cultura del contemporaneo senza l’apporto di pittori, scultori, fotografi, designer, scenografi, illustratori, che in queste pagine vogliamo riproporre. Immagini e storie del '900 – spesso straordinarie - che rischiavamo di perdere o dimenticare.


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domenica 24 settembre 2017

JOHN CURRIE, AMORE E MORTE

Signore e signori, mettetevi seduti, questa è la triste e sanguinosa storia di John Currie, morto da assassino a 30 anni, nel 1914.
Figlio illegittimo di un lavoratore irlandese delle ferrovie, cresciuto a Newcastle-under-Lyme, grazie al suo apprendistato come decoratore di ceramiche riesce a guadagnarsi l’accesso all’Accademia di Belle Arti e a divenire pittore professionista, membro dello Slade Art Group, esponente del neo primitivismo, dimostrando non solo talento, ma un gusto colto e raffinato.  
Il collezionista d'arte Michael Sadleir, suo amico, lo descrisse come "ardente di genio", altri lo paragonarono però a un personaggio di un romanzo di Dostoevsky, cosa che non coincide mai con l’idea di una vita tranquilla...

Dolly The witch, primo ritratto, 1911
Nel 1907 si sposa e ha subito un figlio, ma poco dopo perde la testa per una modella e abbandona la moglie.
Inizia così una lunga e tempestosa relazione con l’attraente modella iriandese Dolly Henry detta "la strega" (The Witch). Bella, ma a detta dei contemporanei, di scarsa intelligenza, ossessiva, capricciosa e aggressiva. Sadler scrisse di lei:  “...era di una bellezza adorabile, ma era lasciva e possessiva all'ultimo grado".  Il loro è un rapporto che ha forti complicazioni sessuali, che conduce la relazione all’esasperazione e a liti violente.
Nell’ottobre del 1914, le voci che esistono foto pornografiche di Dolly che sono ormai nella mani di tutti gli fanno letteralmente perdere la testa. Scrive a un amico: "Una furia di rimorso, di amore e di dolore mi infuria ... io cerco un posto dove posso seppellire il mio cuore e dimenticare".. L'8 ottobre 1914, nell’appartamento di Chelsea dopo l’ultimo litigio le spara, e poi rivolge l’arma contro di sé. Lei muore sul colpo, lui viene ritrovato moribondo. Le sue ultime parole in ospedale furono ““It was all so ugly” (Era tutto così brutto)
Oggi si chiamerebbe femminicidio.

Dolly Henry, John Currie and Mark Gertler in Ostend (July, 1912)




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