UN PROGETTO DI ALFREDO ACCATINO

Viaggio non scontato tra artisti e visionari da tutto il mondo, molto lontano dai soliti nomi. Non esisterebbero le avanguardie senza maestri sconosciuti alla massa (ma certo non a musei e collezionisti). E non si sarebbe formata una cultura del contemporaneo senza l’apporto di pittori, scultori, fotografi, designer, scenografi, illustratori, che in queste pagine vogliamo riproporre. Immagini e storie del '900 – spesso straordinarie - che rischiavamo di perdere o dimenticare.


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domenica 10 settembre 2017

HANNA HOCH. LA DONNA ARTISTA ODIATA DAGLI UOMINI

Povera Hanna e poveri noi! Trascurata e sottovalutata dai suoi contemporanei e dai suoi colleghi maschi. Tanto che Hans Richter la definì solo "una buona ragazza" soprattutto perché, secondo lui - il suo contributo era soprattutto  quello "...di rimediare panini e bibite per le feste del movimento". Dimenticata da critica e mercato, è stata solo recentemente rivalutata. E non era poi così difficile per quella che è stata - e che ho sempre istintivamente amato - una delle menti più stimolanti del movimento DADA, tra le grandi interpreti del fotomontaggio, pioniera assoluta.
Hannah Höch, Die Ewigen Schuplattler (The Eternal Folk Dancers) 1933, photomontage with watercolor
 

Nata nel 1889 è mancata nel 1978, proprio quando l'estetica del punk sembrava riproporre i suoi linguaggi.
Anche George Grosz e John Heartfield, apparentemente suoi amici, non avevano approvato la sua inclusione nella fiera Dada nel 1920. Eppure i suoi collages, realizzati con l’allora partner Raoul Hausmann, appaiono oggi indiscutibili, ponendo in discussione invece la politica del tempo, ma anche il ruolo della donna, che già la Repubblica di Weimar aveva comunque fortemente rivalutato. Perché o Hanna era una grande bluff, o una stronza o la donna artista agli uomini arstiti, alla fine, scoccia...
 
La storica dell'arte Maria Makela ha identificato la relazione di Höch con Raoul Hausmann come "tempestosa" e spesso violenta a causa del rifiuto di Hausmann di lasciare la moglie. Hausmann continuava a disprezzarla non solo per il suo desiderio di sposarlo, che egli descrisse come una "inclinazione borghese", ma anche per le sue opinioni sull'arte. La posizione ipocrita di Hausmann sull'emancipazione femminile ha spinto Höch a scrivere una "breve storia caustica" intitolata "The Painter" nel 1920, il cui tema centrale è "…un artista che viene lanciato in una forte crisi spirituale quando la moglie gli chiede a fare i piatti… "
Hannah Hoch (Johanne Hoch) è nata a Gotha nel 1889, da una famiglia borghese che le concede la possibilità di studiare in una scuola d’arte applicata di Berlino. Nel 1916 inizia a lavorare per la casa editrice Ullstein disegnando vignette, illustrazioni e già nel 1919 la sua immagine compare in una rivista. Del movimento DADA.  Nel 1920 prese parte alla prima fiera internazionale Dada e da quell'anno collaborò presso le mostre annuali del Novembergruppe. 
Nella primavera del 1921 si separa da Hausmann che in seguito, sminuirà la sua collaborazione. Hanna, che viaggia in Francia e in Russia, nel 1926 conosce la scrittrice olandese Til Brugman, della quale si innamorò e con la quale nel 1929 nel Haag e in seguito dal 1936 visse e lavorò assieme a Berlino, attirandosi critiche negative anche da profeti dell’Avanguardia come Theo Van Doesburg e Kurt Schwitters, non lontani in effetti dalla critica di perversione che le piomba addosso, impedendole di esporre.
Nel 1938 sposa il giovane ventunenne rappresentante commerciale Kurt Heinz Matthies dal quale divorziò nel 1944
Continuerà a operare, creando soprattutto negli anni ’50 preziosi lavori grafici.



 
 Hannah Hoch and Raoul Hausmann in front of her photomontage at the 1920 International Dada Art Fair in Berlin 






In molte opere l’identità sessuale si mescola, ricreando ibridi (uomini con parti femminili e viceversa) da cui sembrano derivare alcune figure androgine di Cindy Sherman.




1 commento:

  1. bellissimo lavoro ! vi ringrazio molto di avermelo lasciato copiare per il nostro blog di chiara salvini ed altri. Spero di poter tornare a curiosare il vostro stupendo e sapiente blog e magari, se siete d'accordo, di prendere altre cose--grazie infinite e mille più mille complimenti, chiara salvini per il blog

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