UN PROGETTO DI ALFREDO ACCATINO

Viaggio non scontato tra artisti e visionari da tutto il mondo, molto lontano dai soliti nomi. Non esisterebbero le avanguardie senza maestri sconosciuti alla massa (ma certo non a musei e collezionisti). E non si sarebbe formata una cultura del contemporaneo senza l’apporto di pittori, scultori, fotografi, designer, scenografi, illustratori, che in queste pagine vogliamo riproporre. Immagini e storie del '900 – spesso straordinarie - che rischiavamo di perdere o dimenticare.


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giovedì 28 settembre 2017

MARIO CUSSINO, CREATORE DI ICONE


Quando in Italia non esistevano i meme, non esisteva la televisione e il web due cose erano i grandi protagonisti del ‘900: le vignette satiriche e la pubblicità.

Tra i maestri che resero celebri entrambe, come Boccasile o Mauzan, un nome va ben ricordato: Mario Cussino, salito da Potenza a Roma per conquistare il mondo, rinunciando alla sua laura in Giurisprudenza per fare l’illustratore.

Nato nel 1900, morto nel 1990 ha collaborato con il periodico umoristico "Il Travaso e "Il becco giallo" con altre testate di satira, realizzando negli anni '30 anche un ritratto dei "tipi romani" e della vita in città in 36 vignette.

E’ però legato a due icone del proprio tempo, come la celebre immagine pubblicitaria del Cachet Fiat, con le mani a cerchio lette sempre in maniera equivoca, e la serie di pubblicità e vignette della serie Magnesia San Pellegrino, oggetto di collezionismo al tempo al pari delle figurine del Feroce Saladino.

Negli anni ’20 apre anche la premiata ditta Allestimenti Cussino (1922-1983) con la quale realizzerà gli allestimenti per la Mostra della Rivoluzione fascista, una delle più spettacolari mostre (di regime) mai organizzate in Italia.

 



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