UN PROGETTO DI ALFREDO ACCATINO

Viaggio non scontato tra artisti e visionari da tutto il mondo, molto lontano dai soliti nomi. Non esisterebbero le avanguardie senza maestri sconosciuti alla massa (ma certo non a musei e collezionisti). E non si sarebbe formata una cultura del contemporaneo senza l’apporto di pittori, scultori, fotografi, designer, scenografi, illustratori, che in queste pagine vogliamo riproporre. Immagini e storie del '900 – spesso straordinarie - che rischiavamo di perdere o dimenticare.


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martedì 25 settembre 2018

VIRGIL FINLAY. UN ARTISTA DA PAURA.

Più era disgustoso, spaventevole, folle, futuribile, raccapricciante (il tema) più piaceva a Virgil riuscire a disegnarlo, anzi a farlo apparire dalle tenebre, in un gioco di contrasti e di retini. Con uno stile tutto suo, soprattutto nel suo splendido bianco e nero realizzato al tratto (punteggiatura, tratteggio incrociato, scratchboard), ma anche con gouache o pittura a olio.

 

Virgil Finlay (Rochester (New York), 1914 –1971) è stato forse il più grande artista pulp, stella indiscussa dei WEIRD TALES.
Rimasto orfano del padre nel periodo della Grande Depressione, visse con la sua famiglia in una situazione di miseria. Unico sollievo la sua passione per la fantascienza di riviste come Amazing Stories (1927) o per il fantasy e l'horror di Weird Tales (1928).
Iniziò a esporre a 16 anni e a 21 anni era abbastanza fiducioso della sua arte da spingersi a inviare sei pezzi, all'editore Farnsworth Wright di Weird Tales, il quale stabilì che un lavoro così dettagliato si sarebbe trasferito ottimamente anche sulla carta di poca qualità tipica della rivista.
Wright iniziò a comprare i lavori di Finlay, che debuttò illustrando tre diverse storie nel numero di dicembre del 1953, per apparire in un totale di 62 numeri, sino all'ultimo, nel 1953, anno in cui vinse il Premio Hugo come miglior illustratore.

Nel 1938 aveva intanto iniziato a lavorare per The American Weekly, spostandosi da Rochester a New York. In seguito, il 16 novembre 1938, sposò Beverly Stiles, conosciuta da bambino. Adattarsi al nuovo lavoro non fu facile. Venne licenziato e riassunto diverse volte, producendo per la rivista ben 845 differenti illustrazioni.
Durante la seconda guerra mondiale Finlay fu arruolato nell'Esercito statunitense, producendo poster e illustrazioni propagandistiche durante i tre anni di servizio militare. Ritornò in seguito alla sua carriera artistica per riviste e libri di fantascienza. Poiché durante gli anni cinquanta il mercato delle riviste pulp andò diminuendo, Finlay si rivolse alle riviste di astrologia, intraprendendo una nuova strada per la sua arte. Durante la sua vita adulta, Finlay si dedicò inoltre alla poesia, nonostante nessuna delle sue opere sia stata pubblicata mentre era in vita. Nel 1969 Finlay dovette sottoporsi a importanti interventi di chirurgia a causa di un cancro. Morì nel 1971, all'età di 56 anni.
Verrà riscoperto a partire dagli anni ’90.









Self Portrait of the Artist as a Young Man" Painting Original Art (1932)


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