UN PROGETTO DI ALFREDO ACCATINO

Viaggio non scontato tra artisti e visionari da tutto il mondo, molto lontano dai soliti nomi. Non esisterebbero le avanguardie senza maestri sconosciuti alla massa (ma certo non a musei e collezionisti). E non si sarebbe formata una cultura del contemporaneo senza l’apporto di pittori, scultori, fotografi, designer, scenografi, illustratori, che in queste pagine vogliamo riproporre. Immagini e storie del '900 – spesso straordinarie - che rischiavamo di perdere o dimenticare.


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giovedì 27 settembre 2018

SAILOZ MOOKHERJEA. L’INDIANO.

Un eccentrico genio, dalla vita segnata dalla povertà e dalla solitudine, complicata dalla dipendenza dall'alcool che gli porta a svendere per pochi soldi le sue opere, spesso disperse, tanto che a Connaught Circus era conosciuto come "l'artista pazzo". Del resto lui non era un artista semplice e la cultura divideva nettamente la pittura “occidentale” dalla pittura tradizionale e dalle arti decorative tradizionali. 
Per questo il destino di Sailoz deve, a un certo punto, obbligatoriamente incontrarsi con l’Europa, dove va a studiare nel 1937 e che gli offre gli strumenti e il linguaggio per reinterpretare il mondo che ha nel cuore e negli occhi e tradurre l’India in una nuova immagine. 
 

Sailoz Mookherjea (1906-1960) è stato, infatti, uno dei primi modernisti che ha mostrato un gusto per la semplificazione delle forme, linee vigorose e movimento dinamico. Forse uno dei primi ad andare verso l’espressionismo e addirittura l’astrattismo, codice che l’India non aveva mai esplorato.

La semplificazione della forma deriva dai suoi anni in Europa e dall'ispirazione delle opere di Matisse, ma le sue principali influenze erano l'arte popolare e le miniature di Basohli. Si è concentrato su temi quali l'unità con la natura e la serenità rurale. La sua linea era audace e potente nella tecnica del colore. Durante la sua permanenza a New Delhi (vi arriva nel 1943) negli anni '40 e '50, si incontra frequentemente con altri pittori della scuola d'arte del Bengala, spesso paragonato a Amrita Sher-Gil, la donna artista che rivoluzionò lo stile del Paese.
Sconosciuto al mondo occidentale Sailoz Mookherjea è membro di un club esclusivo di nove artisti tra cui Raja Ravi Varma, Amrita Sher-Gil, Jamini Roy, Rabindranath Tagore - le cui opere sono designate dalla legge come "tesori nazionali", vale a dire, non possono essere tolti dal Paese.
E' morto a 53 anni.




Una delle sue mostre.

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