UN PROGETTO DI ALFREDO ACCATINO

Viaggio non scontato tra artisti e visionari da tutto il mondo, molto lontano dai soliti 50 nomi. Non esisterebbero le avanguardie senza maestri sconosciuti alla massa (ma certo non a musei e collezionisti). E non si sarebbe formata una cultura del contemporaneo senza l’apporto di pittori, scultori, fotografi, designer, scenografi, illustratori, progettisti, che in queste pagine vogliamo riproporre. Immagini e storie del '900 – spesso straordinarie - che rischiavamo di perdere o dimenticare.


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sabato 22 settembre 2018

Fritz Stuckenberg, mezzo secolo di oblio.

Fritz Stuckenberg (self-portrait; 1915)

Digitate il suo nome su google immagini. Troverete una sintesi di tutte le correnti dell’avanguardia e del post, dall’espressionismo all’astrattismo russo, dalla Nuova Oggettività al postcubismo. Fritz Stuckenberg, nasce nel 1881 a Monaco di Baviera si trasferisce con la  famiglia nel 1893 nella città industriale settentrionale di Delmenhorst. Dopo studi incompleti di architettura e studi d'arte a Weimar e Monaco, trascorse cinque anni formativi (1907-1913) a Parigi. Da lì ha fatto escursioni a Pont-Aven e in Provenza dove ha "pulisce la sua tavolozza". Tornato in Germania, prese residenza a Berlino, dove fu scoperto nel 1916 da Herwarth Walden e integrato nel circolo “Sturm”. Entra nelll'Arbeitsrat für Kunst cha Wale ruota intorno a Gropius e a Bruno Taut. Partecipa a diverse mostre "Sturm" e alla prima esposizione dadaista di Berlino, entrando nel terzo portfolio Bauhaus. Nei primi anni '20, le sue opere furono esposte in Germania, negli Stati Uniti e nell'Unione Sovietica come pioniere delle avanguardie europee.
Malattie gravi e problemi finanziari costrinsero tuttavia Stuckenberg a tornare dai suoi genitori nella "cupa Delmenhorst" (come scrive in una lettera al dadaista fiammingo Paul van Ostaijen).
In condizioni sempre più difficili, sia politiche che personali, sviluppò un lavoro costruttivista e spiritualista in ritardo. Tutti i suoi quadri furono rimossi dai musei tedeschi (e alcuni di loro distrutti) durante le purghe naziste. Nell'infame mostra su "Entartete Kunst" nel 1937, la sua "Straße mit Häusern" (strada con case, 1921) è stata esposta come un esempio di "arte degenerata". Durante la seconda guerra mondiale è costretto a nascondersi e a sparire nel sud della Germania. Muore nel 1944, dimenticato per 50 anni ritornerà a essere esposto nel 1993.






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