UN PROGETTO DI ALFREDO ACCATINO

Viaggio non scontato tra artisti e visionari da tutto il mondo, molto lontano dai soliti nomi. Non esisterebbero le avanguardie senza maestri sconosciuti alla massa (ma certo non a musei e collezionisti). E non si sarebbe formata una cultura del contemporaneo senza l’apporto di pittori, scultori, fotografi, designer, scenografi, illustratori, che in queste pagine vogliamo riproporre. Immagini e storie del '900 – spesso straordinarie - che rischiavamo di perdere o dimenticare.


Seguiteci anche ogni mese su ARTeDOSSIER
https://www.facebook.com/museoimmaginario.museoimmaginario

https://www.facebook.com/Il-Museo-Immaginario-di-Allfredo-Accatino-487467594604391/




venerdì 21 aprile 2017

CHE BELLO, SEMBRA UNA BAMBOLINA... LA OSTETRICIA NEL 1700

Che nelle specole delle università si utilizzassero malati di cera, lo sanno tutti. Meno che la cera fosse comunque un prodotto costoso, non certo alla portata di tutti. Soprattutto nelle campagne e nei piccoli centri.  
La diffusione delle informazioni sulla tecnica ostetrica era un problema sentito soprattutto dalle donne.  Louise Bourgeois Boursier, ostetrica di Maria de' Medici presso la corte di Enrico IV di Francia, nel 1617 aveva già pubblicato il tomo Observations diverses, primo trattato di ostetricia scritto da una donna, ma c'era molta strada da fare.
Nella metà del XVIII secolo Angélique du Coudray inventa un modello, la machine, per la comprensione della meccanica del parto. Durante corsi di formazione di due mesi, insegnava le pratiche ostetriche su questo modello: dal 1759 fino al 1783 addestrò più di 5.000 donne in ostetricia.





Anche l'artista franco-americana Louise Bourgeois (Parigi, 25 dicembre 1911 – New York, 31 maggio 2010), figlia di una sarta, ha prodotto pupazzi cuciti che ci parlano di sessualità e procreazione, per molti versi simili a quelle prime creazioni.







Le Veneri anatomiche di cera e gli altri modelli di cera del 1700. belli, costosi, inquietanti...

 








Nessun commento:

Posta un commento