"Alto. Uno sguardo penetrante
ed una fronte larga. Una bocca piena e ben disegnata, il naso aquilino,
carnagione scura, capelli lunghi i pettinati all'indietro, sempre vestita in
modo elegante e distinto Arno Stern è un aspetto decisamente singolare. "
Barbara Dickchen
Barbara Dickchen
Arnò Stern, cosmopolita, per anni “italiano di adozione”, nasce in realtà a Lodz, in Polonia, nel 1888, da una famiglia chassidica di modeste risorse economiche. Riesce comunque a studiare presso l'Accademia di Varsavia e si trasferisce per alcuni mesi a Parigi, dove perfeziona la sua tecnica con il pittore Breton Désiré Lucas. Viaggia quindi in Europa, a Roma, Monaco e a Londra. Nel 1915 a Ginevra conosce una studentessa milanese, Clara Speckel, che sposa nel 1917 per poi trasferirsi con lei in Italia.
Nel 1923, invitato da un polo di
avanguardia, si trasferisce a Bruxelles, da solo. Questo periodo bohemien, dove
conosce la miseria, vivendo tuttavia il periodo più fecondo della sua vita. Frequenta
intellettuali e artisti famosi del belga d'avanguardia e aderisce al movimento
Dada, esponendo nel 1935 alla Galerie de
La Toison d’Or. Ha un talento innato, e alterna opere più commerciali, di
matrice modernista e cubista con opere che esprimono a pieno il clima delle
avanguardie.
Lasciata la prima moglie, perde la testa per un’altra italiana Claudia Astrologo, romana, violinista all’Orchestra Nazionale del Belgio, che di fatto, lo mantiene.
La famiglia Stern lascia Bruxelles il 14 maggio 1940 nel buio della guerra e raggiunge il sud della Francia.
Lasciata la prima moglie, perde la testa per un’altra italiana Claudia Astrologo, romana, violinista all’Orchestra Nazionale del Belgio, che di fatto, lo mantiene.
La famiglia Stern lascia Bruxelles il 14 maggio 1940 nel buio della guerra e raggiunge il sud della Francia.
Stern
viene arrestato durante un raid per le strade di Tolosa e internato in un campo
mentre la sua compagna si rifugia a Roma. Gran parte della sua produzione viene
dispersa a causa della seconda guerra mondiale.
Si riunirà con Claudia dopo la guerra, ma Arno, che forse ancora rimettersi in moto e girare il mondo, muore di cancro nel 1949.
Si riunirà con Claudia dopo la guerra, ma Arno, che forse ancora rimettersi in moto e girare il mondo, muore di cancro nel 1949.
Ha esposto più volte in Belgio e all'estero, tra gli altri con Permeke e Brusselmans. Per la sua prima retrospettiva, il Museo Ebraico di Belgio ha riunito cinquanta opere provenienti da collezioni di Londra, Tel Aviv, Roma, Torino, Milano, Bruxelles e Anversa
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