Due persone nella storia hanno
maltrattato Mick Jagger. Una di queste era Keith Richards, il suo migliore amico e
co-fondatore dei Rolling Stones. L’altra è stata M.C. Escher. Sì. lui.
Jagger lo aveva scoperto per caso e si era innamorato della serie Metamorphosis e delle bizzarrie prospettiche. Nel 1969, in procinto di uscire con l’album Through the Past, Darkly, che conteneva il successo Paint It, Black, scrisse così una lettera gentilissima e ammirata nella quale chiedeva il permesso di usare un suo lavoro per la copertina il cui incipit era: “Caro Maurits…”
Jagger lo aveva scoperto per caso e si era innamorato della serie Metamorphosis e delle bizzarrie prospettiche. Nel 1969, in procinto di uscire con l’album Through the Past, Darkly, che conteneva il successo Paint It, Black, scrisse così una lettera gentilissima e ammirata nella quale chiedeva il permesso di usare un suo lavoro per la copertina il cui incipit era: “Caro Maurits…”
La lettera che indirizzò a Peter
Swales, collaboratore della band, è rimasta nella memoria: “Voglio dedicare
tutto il mio tempo e attenzione ai molti impegni che ho; io non posso accettare
qualsiasi altra richiesta o perdere del tempo per la pubblicità. A
proposito, si prega di dire al signor Jagger che per lui io non sono Maurits,
ma, molto sinceramente, M.C. Escher”.
Jagger ci rimase malissimo e uscirono con una bruttissima fotografia di gruppo.
Jagger ci rimase malissimo e uscirono con una bruttissima fotografia di gruppo.
Ma il vizio non muore, ed ecco che scrive ad Andy Warhol.
La fondazione che gestisce i diritti di Escher concesse invece una sua immagine per la cover di On the run dei Pink Floyd. Dopodiché fu il diluvio con tante immagini, spesso piratate. Sai Cornelius come si sarebbe incazzato?
La fondazione che gestisce i diritti di Escher concesse invece una sua immagine per la cover di On the run dei Pink Floyd. Dopodiché fu il diluvio con tante immagini, spesso piratate. Sai Cornelius come si sarebbe incazzato?
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