UN PROGETTO DI ALFREDO ACCATINO

Viaggio non scontato tra artisti e visionari da tutto il mondo, molto lontano dai soliti 50 nomi. Non esisterebbero le avanguardie senza maestri sconosciuti alla massa (ma certo non a musei e collezionisti). E non si sarebbe formata una cultura del contemporaneo senza l’apporto di pittori, scultori, fotografi, designer, scenografi, illustratori, progettisti, che in queste pagine vogliamo riproporre. Immagini e storie del '900 – spesso straordinarie - che rischiavamo di perdere o dimenticare.


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domenica 18 dicembre 2016

Herbert von Reyl-Hanisch, tutto in 15 anni


La sua storia professionale e artistica dura solo 15 anni.
Herbert von Reyl-Hanisch (1889 - 1937) figlio di un ufficiale dell’impero, nasce a Bregenz, in Austria, ma seguirà il padre nei suoi spostamenti vivendo in più nazioni, a Cracovia e a Praga. Quando scoppia però la guerra il padre nel 1914 è tra le prime vittime austriache. Appena 17enne, contro la volontà della madre, si arruola quindi come volontario per vendicare la figura paterna, nonostante sia poco più di uno scricciolo. Le sue condizioni di salute lo debilitano, e pur rimanendo sotto le armi, viene alla fine esentato dal combattimento. 


 autoritratto da ragazzo

ritratto della madre, 1930


Terminata la guerra, nel 1920 si diploma alla Accademia di Belle Arti di Vienna e inizia a operare come free lance per l’editoria e come pittore. Nel 1923 si sposa con Marianne Nohl e stringe amicizia con Franz Sedlacek (cercatelo nel blog, un genio), avvicinandosi alle atmosfere del Realismo Magico e della Nuova Oggettività. Paesaggi urbani, natura cristallizzati, silenzi, ma anche il fermento di una forte presenza politica. Un vero talento, senza se e senza ma. E dal rigore dei bellissimi ritratti degli anni '30, sperimenta via via  scenari sempre più fantastici e imprevedibili.
Espone in Italia e a Berlino in occasione della Mostra per le Olimpiadi del 1936. Morirà l'anno dopo, nel 1937, per emorragia cerebrale.




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