UN PROGETTO DI ALFREDO ACCATINO

Viaggio non scontato tra artisti e visionari da tutto il mondo, molto lontano dai soliti nomi. Non esisterebbero le avanguardie senza maestri sconosciuti alla massa (ma certo non a musei e collezionisti). E non si sarebbe formata una cultura del contemporaneo senza l’apporto di pittori, scultori, fotografi, designer, scenografi, illustratori, che in queste pagine vogliamo riproporre. Immagini e storie del '900 – spesso straordinarie - che rischiavamo di perdere o dimenticare.


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giovedì 6 febbraio 2020

RITRATTO DI DEPORTATO

Ti guardano negli occhi e tu guardi loro e ti ricordano che sono esistiti. Questi sono i disegni dei deportati realizzati segretamente dal prigioniero politico polacco Franciszek Jaźwiecki, ad Auschwitz, oggi conservati all’Auschwitz-Birkenau State Museum.
Adam Franciszek Jaźwiecki (1900-1964), pittore. Durante la sua prigionia ritraeva i suoi compagni di stanza, mettendo in risalto il numero da prigioniero sapendo che un giorno questi disegni sarebbero diventati testimonianze ufficiali e dando la possibilità agli storici di assegnare un nome vero ai volti da lui raffigurati.  Agnieszka Sieradzka – storico dell’arte e responsabile delle collezioni del museo – afferma: «La cosa più interessante in questi dipinti sono gli occhi di una impotenza particolare. I prigionieri creavano ritratti perché il loro desiderio di imprimere una immagine era troppo forte». Jaźwiecki nascondeva i ritratti in mezzo al letto o nei suoi vestiti. I suoi disegni sono sopravvissuti fino alla sua liberazione, nel maggio del ’45









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