UN PROGETTO DI ALFREDO ACCATINO

Viaggio non scontato tra artisti e visionari da tutto il mondo, molto lontano dai soliti nomi. Non esisterebbero le avanguardie senza maestri sconosciuti alla massa (ma certo non a musei e collezionisti). E non si sarebbe formata una cultura del contemporaneo senza l’apporto di pittori, scultori, fotografi, designer, scenografi, illustratori, che in queste pagine vogliamo riproporre. Immagini e storie del '900 – spesso straordinarie - che rischiavamo di perdere o dimenticare.


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giovedì 17 agosto 2017

SARAH BERNARDT, DIVA E SCULTRICE

E’ stata, senza giri di parole, la più grande attrice dell’800 e della prima metà del ‘900. Ebbe una sfilza di amanti, famosi (Hugo, Doré, Rostand, Jean Richepin, D’Annunzio...) e non, ma si sposò una volta sola, disastrosamente, con un sedicente aristocratico greco che la tradiva, perdeva al gioco il suo denaro e morì drogato a 34 anni.
Ed era coraggiosa.
A 69 anni le venne amputata la gamba sinistra ampi (se veramente era nata nel 1844), per le complicazioni di un vecchio trauma alla rotula, aggravato quando, in una recita della Tosca - il fatidico tuffo da Castel Sant’Angelo non era stato attutito dal materasso, che qualcuno si era dimenticato di collocare. All’emergenza Sarah aveva reagito con caratteristica energia, esortando i medici ad agire subito. Il figlio la supplicava di ripensarci, lei rispose: «Scegli tu cosa devo fare, ma sappi che o mi opero o mi ammazzo».




Ma era anche una scultrice come con questo calamaio (Sphinx) che è in realtà un autoritratto. Si raffigura con ali di pipistrello, il corpo da grifone, la coda del pesce. E’ la sua professione di attrice.
Che con la piuma della penna diventa subito cocotte. In fondo è un calalamaio, una cosa da usare...
L’ha realizzata nel 1880, ha la combinazione fantastica della gioielleria contemporanea liberty, nonché per le immagini e le tecniche di bronzi manieristi del XVI secolo.
Sperimentò poi il marmo dimostrando talento e tecnica.



 
Alphonse Mucha - Sarah Bernhardt.

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