UN PROGETTO DI ALFREDO ACCATINO

Viaggio non scontato tra artisti e visionari da tutto il mondo, molto lontano dai soliti nomi. Non esisterebbero le avanguardie senza maestri sconosciuti alla massa (ma certo non a musei e collezionisti). E non si sarebbe formata una cultura del contemporaneo senza l’apporto di pittori, scultori, fotografi, designer, scenografi, illustratori, che in queste pagine vogliamo riproporre. Immagini e storie del '900 – spesso straordinarie - che rischiavamo di perdere o dimenticare.


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sabato 21 ottobre 2017

BEATRICE WOSE SMITH. DIPINGERE E' FACILE. BASTA GUARDARSI INTORNO.

Beatrice Wose nasce a Syracuse nel 1908, capoluogo della contea di Onondaga nello Stato di New York figlia di un noto medico locale. Altre donne, prima di lei, hanno scelto la vita da artista e nel 1927 si iscrive ai corsi di pittura presso l'Università di Siracusa, dove conseguirà, prima donna, il prestigioso Premio Hiram Gee per la laurea post-laurea. 


Perde quindi la testa per il pittore George Luks, con il quale si trasferisce a New York City, vivendo vicini al gruppo The Eight, artisti americani chiamato anche la scuola Ashcan a causa del loro interesse per la “vitalità dell'ordinario”.
Ciò che le interessa sono gli aspetti della scena urbana, dai ritratti di strada, le vie, i ristoranti gli eventi sportivi. Le lezioni di Luks rimasero con lei per tutta la vita.
Nel 1932, Beatrice torna nella città natale, si sposa e diventa Wose-Smith, confermandosi una presenza di riferimento nel panorama artistico. Muore nel 1971.


George Luks

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