UN PROGETTO DI ALFREDO ACCATINO

Viaggio non scontato tra artisti e visionari da tutto il mondo, molto lontano dai soliti nomi. Non esisterebbero le avanguardie senza maestri sconosciuti alla massa (ma certo non a musei e collezionisti). E non si sarebbe formata una cultura del contemporaneo senza l’apporto di pittori, scultori, fotografi, designer, scenografi, illustratori, che in queste pagine vogliamo riproporre. Immagini e storie del '900 – spesso straordinarie - che rischiavamo di perdere o dimenticare.


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venerdì 23 settembre 2016

John Grützke, allucinazioni, allucinante


autoritratto

Se sei un leone e una gazzella devi correre, lo cita dottamente il web. Anche se sei un atleta degli altipiani in Kenia devi però correre, ma forse di più. Sì, è vero, ci sarà pure l’aria rarefatta, ma soprattutto impari da campioni, e devi cercare di rimanere in squadra. Così anche mr gambetta, il “piede corto” che in altre scuole si fermerebbe a riprendere fiato, lì rimane attaccato al gruppo, e sale di livello. Magari vince le olimpiadi.
Ora provate a immaginare voi di essere stato allievo di Peter Janssen prima alla Hochschule für bildende Künste di Berlino e poi allievo di Oskar Kokoschka a Salisburgo. 




Nato nel 1937 Grützke diventa un membro fondatore del movimento "Erlebnis Geiger" e poi della "Schule der neuen Prächtigkeit" e le sue opere si snodano dagli anni ’60 ai primi anni del 2000.
Questi gli elementi che me lo hanno amare, la composizione delle opere, anomale e del tutto personali, con tagli laterali disarmonici e stranianti. L’uso del pennello che spatola il colore ammaccando i corpi.

In questo percorso convivono così opere di taglio più classico, che si ispirano alla pittura veneta e tedesca del ‘500 e dell’epoca barocca. E opere fortemente espressioniste, pose scomposte, ma anche nani, disabili, vecchi, donne che defecano. Perché se corri in Germania, non puoi fare a meno di confrontarti con le tue radici.









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