Questa è la maschera mortuaria di Heinrich Himmler, il
gerarca nazista. Ci guarda e sorride, come per prenderci per il culo.
Una faccia da stronzo, indubbiamente, che ben si addice a una persona molto odiata in vita e in morte. Poi,
guardi le foto da defunto, e quel ghigno sulla faccia proprio non c'è. Il cianuro fa fare facce buffe, ma mica così. E anche in foto sembra un po' diverso.
E allora? E' tornato a ridere dopo la morte, per dire "...tanto non mi avete fatto nulla...io sto con Odino... e avevo ragione io...". Oppure, lo scultore che ha preso l'impronta per dare vita alla maschera morturaria ha voluto plasmare il volto, per lasciare il proprio segno, e ridargli quel ghigno satanico come sfregio o provocazione? Voleva far nascere un mito? E' lecito per amore di una ideologia riscrivere la realtà? Mi sembra un bel quesito che, come si vede, non si ferma neanche davanti alla morte.
Così, ancora oggi, L'Isis plasma i volti dei martiri per le sue forto di propaganda, mostrandoli sorridenti
Al-Qaeda's Recruitment Campaign: Images Of Smiling Dead Terrorists
The smiling corpse of Joseph of Vatopaidi (2009). This is most
likely where this new muslim propaganda idea came from. Terrorists only
began smiling in 2013, so they got the idea recently.
IL SORRISO DELLA RAGAZZA SUICIDA
In the late 1800s, the body of a 16-year-old girl was pulled from the Seine. She was thought to be a suicide. A death mask was made from her gently smiling face, and plaster casts of it became a popular piece of art for home display. In 1958 the girl’s features were used to model the first-aid mannequin Rescue Annie, on which generations of students have practiced CPR. Her face, it’s said, has become “the most kissed face of all time.”
Una maschera mortuaria è un calco, spesso fatto in cera, raffigurante il volto di un defunto. Alcune maschere raffigurano personaggi celebri come Dante Alighieri, Blaise Pascal, Isaac Newton o Napoleone Bonaparte. Le maschere mortuarie potevano essere usate come ricordo del defunto o come base per la creazione di ritratti. Alle volte è possibile trovare ritratti che sono stati ispirati dalle maschere mortuarie, a causa delle lievi distorsioni caratteristiche causate dal peso del gesso durante la realizzazione della stampa. In altre culture la maschera mortuaria poteva essere di argilla o di qualche altro materiale posizionata sulla faccia del defunto prima del rito funebre. La maschera più conosciuta è senza dubbio quella del faraone Tutankhamon.
Nel diciassettesimo secolo in alcuni paesi europei, era comune usare le maschere mortuarie come effigie del defunto sulle tombe. Durante il diciottesimo e il diciannovesimo secolo furono utilizzate anche per registrare in modo permanente le caratteristiche di cadaveri sconosciuti ai fini dell'identificazione. Questa funzione fu successivamente sostituita dalla fotografia. I sostenitori della frenologia e della etnografia utilizzano sia le maschere di morte sia le maschere della vita (tratto da soggetti vivi) per scopi scientifici e pseudoscientifici.
Ecco alcune maschere mortuarie "sorridenti".Spesso nell'800 se ne facevano numerosi calchi, acquistati da collezionisti ed estimatori.
Nel diciassettesimo secolo in alcuni paesi europei, era comune usare le maschere mortuarie come effigie del defunto sulle tombe. Durante il diciottesimo e il diciannovesimo secolo furono utilizzate anche per registrare in modo permanente le caratteristiche di cadaveri sconosciuti ai fini dell'identificazione. Questa funzione fu successivamente sostituita dalla fotografia. I sostenitori della frenologia e della etnografia utilizzano sia le maschere di morte sia le maschere della vita (tratto da soggetti vivi) per scopi scientifici e pseudoscientifici.
smiling Ted Bundy execution serial killer
Ecco alcune maschere mortuarie "sorridenti".Spesso nell'800 se ne facevano numerosi calchi, acquistati da collezionisti ed estimatori.
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