Mi piace quando l’arte ti porta a scoprire
sentieri inaspettati. Trovi un sasso e lo raccogli. Poi ne trovi un altro, e un
altro ancora. Sino a quando, inoltrandoti nella foresta, scopri Pollicino
seduto davanti a una capanna.
Eppure questa non è una storia bella. Né una storia a lieto fine. E’ la storia
di Walter Kampmann, nato il 4 Dicembre 1887 a Elberfeld, morto il 12 dicembre
1945 a Berlino, mentre il mondo festeggiava la fine della guerra. Walter era un pittore espressionista
tedesco, incisore, scultore, grafico.
Uno dei maestri di riferimento di un
altro maestro, Friedensreich Hundertwasser, che su di lui ha scritto queste commoventi
note:
“When
I see street lamps in a misty rain and trees in the frost I think of Walter
Kampmann. When
I am being asked which painters have influenced me, I always name Walter
Kampmann. But because he is not as well-known as for instance
Klimt and Klee, his name is usually not mentioned when one discusses me.
Convenient. This is the reason why I had huge arguments in telephone
conversations and telegrams with U.C., the University Art Museum in Berkeley.
I insisted that my 1968 exhibition catalogue be reprinted to include the name Walter Kampmann.
I insisted that my 1968 exhibition catalogue be reprinted to include the name Walter Kampmann.
Since
1948 I tried to paint trees as Walter Kampmann drew them. But I never
succeeded. They turned into Hundertwasser-Kampmann trees, somehow transparent
and more colorful, but without the deep glow from inside.
My French painter friend Brô was so impressed by my Kampmann trees that he gave me permission to use in my paintings his Brô spindle eyes which he had picked up somewhere, if in turn I allowed him to paint Kampmann trees.”
and more colorful, but without the deep glow from inside.
My French painter friend Brô was so impressed by my Kampmann trees that he gave me permission to use in my paintings his Brô spindle eyes which he had picked up somewhere, if in turn I allowed him to paint Kampmann trees.”
Figlio del direttore
d’orchestra Wilhelm Kampmann, di famiglia colta e agiata, ottiene il diploma di
scuola superiore e studia presso la Scuola d'Arte Elberfeld. Tra il 1914 e il
1918 partecipa come soldato alla prima guerra mondiale in Francia. Finita la
guerra, può finalmente dedicarsi alla grafica e alla pittura, e nel 1919 viene
nominato insegnante nella scuola tessile e della moda di Berlino e quindi
presso il Fashion Institute. E’ qui che inizia a creare
le sue opere più espressive, di forte matrice cubista, come le
celeberrime copertine per Das Plakat, la rivista d’avanguardia di riferimento
per la cultura dei poster. Si sposa con Katherine "Kat" Kampmann, dalla quale avrà 3 figli.
Insieme a Paul
Klee, Max Beckmann, Vasily Kandinsky, Oskar Moll, Georg Muche e Lyonel
Feininger, fonda la selezione di gruppo degli artisti November Group.
All’arrivo del
nazismo il gruppo viene però sciolto e Walter è costretto a lasciare
l’insegnamento. Continuano le persecuzioni politiche, sino a quando viene
internato in un campo per la riqualificazione degli artisti, costretto, dal
1935 a realizzare sculture di Hitler.
Nel 1939 viene obbligato
al lavoro coatto nella fabbrica di aerei Henschel. Finita la guerra, quando
pensa di poter tornare alla sua vita, viene catturato dagli inglesi ad Amburgo
che lo credono membro del regime.
Morirà a Berlino, nel 1945, completamente esaurito dalla fame e dagli stenti. E’ sepolto nel cimitero Rangsdorfer.
Morirà a Berlino, nel 1945, completamente esaurito dalla fame e dagli stenti. E’ sepolto nel cimitero Rangsdorfer.
Preparation for the opening of the Great Berlin Art Exhibition, June 1924 |
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