Gerald
Leslie Brockhurst (1890 – 1978) è stato uno dei più famosi e apprezzati
ritrattisti inglesi tanto da immortalare negli anni ’20 e ’30 la
principessa di Windsor e altri membri della famiglia reale, o dive come
Merle Oberon e Marlene Dietrich.
Adotta
sempre uno stile anomalo e acido, a tinte fredde, che lo pongono un
palmo sopra a tantissimi professionisti di genere, tanto che già al
tempo un suo ritratto costava 1000 ghinee e non era destinato a gente comune. Ha soprattutto un approccio analitico e psicoanalitico che, secondo me, in alcuni casi, lo colloca tra i maestri del Modern Realism internazionale. Aveva
anche una moglie, Anaïs, della quale troverete un'immagine in coda all'articolo, e una vita che, dall'esterno, appariva borghese e abitudinaria.
Questa la
prima parte. La seconda inizia in rete, sino a fermarsi su questo
ritratto ipnotico: Jeunesse Dorée (1941/42), Lady Lever Art Gallery, Liverpool, che ho voluto come cover di Outsiders 3.
Quadro e autore di cui in Italia non esisteva alcuna imformazione. Lo sguardo è duro e triste, le labbra morbide e tumide, i capezzoli quasi forano la lana di un orribile golfino nello stile dell'epoca.
Ma sono gli occhi che colpiscono.
Rimandano un vortice di peccati e di infinita tristezza, che sembra quasi far rumore. Ha le sopracciglia fini da strega cattiva che puntano in giù, all'incavo degli occhi. Dovrebbe celebrare la giovinezza, esplora il desiderio.
Dopo questo ritratto ne trovo altri. Tutti straordinari e un po’ disturbanti. Come Adolescenza, con la ragazza dagli occhi tristi poco più che bambina.
Quadro e autore di cui in Italia non esisteva alcuna imformazione. Lo sguardo è duro e triste, le labbra morbide e tumide, i capezzoli quasi forano la lana di un orribile golfino nello stile dell'epoca.
Ma sono gli occhi che colpiscono.
Rimandano un vortice di peccati e di infinita tristezza, che sembra quasi far rumore. Ha le sopracciglia fini da strega cattiva che puntano in giù, all'incavo degli occhi. Dovrebbe celebrare la giovinezza, esplora il desiderio.
Dopo questo ritratto ne trovo altri. Tutti straordinari e un po’ disturbanti. Come Adolescenza, con la ragazza dagli occhi tristi poco più che bambina.
Dorette nell'incisione Adolescenza, 1932 |
Due
anni dopo il primo intercetto, scopro casualmente che la ragazza era la
sua amante, da lui ribattezzata "Dorette". L'aveva conosciuta appena
diciottenne come modella, perdendo completamente la testa. Rimase, però
a lungo, solo l'amante, sino a quando dopo anni, stanco di sotterfugi Dorette (che in realtà si
chiamava Kathleen Woodward), fece scoppiare il tema dell'adulterio
volontariamente nel corso di una intervista al Sunday Express, facendo saltare il matrimonio, tanto
che il pittore lascia la moglie per trasferirsi con lei in America a
continuare una carriera di successo. Ha realizzato moltissimi suoi
ritratti, anche dopo i fatti raccontati, dove diventa "La signora" e,
anche lei, si imborghesisce.
Ah, dimentincavo. Quando scoppiò la bomba uscì fuori anche che prima di Dorette, Gerald aveva già tradito sua moglie intrecciando una lunga relazione con la sorella di lei. A dimostrazione che in Inghilterra una vita abitudinaria, poteva sempre essere ricca di sorprese.
Ah, dimentincavo. Quando scoppiò la bomba uscì fuori anche che prima di Dorette, Gerald aveva già tradito sua moglie intrecciando una lunga relazione con la sorella di lei. A dimostrazione che in Inghilterra una vita abitudinaria, poteva sempre essere ricca di sorprese.
2 portraits of the artist's first wife, Anaïs Folin
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