UN PROGETTO DI ALFREDO ACCATINO

Viaggio non scontato tra artisti e visionari da tutto il mondo, molto lontano dai soliti nomi. Non esisterebbero le avanguardie senza maestri sconosciuti alla massa (ma certo non a musei e collezionisti). E non si sarebbe formata una cultura del contemporaneo senza l’apporto di pittori, scultori, fotografi, designer, scenografi, illustratori, che in queste pagine vogliamo riproporre. Immagini e storie del '900 – spesso straordinarie - che rischiavamo di perdere o dimenticare.


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lunedì 22 aprile 2019

MELA MUNTER. UNA MELA AL GIORNO FA BENE AL CUORE.

Mela Muter è stata il primo pittore ebreo professionista in Polonia, anche se ha vissuto la maggior parte della sua vita in Francia e la sua pittura ricorda, ma non imita, a volte precede, il talento e il segno stilistico di Oskar Kokoschka, Fausto Pirandello e Lucien Freud. Che sembrano shakerati e ricostruiti sulla tela con uno stile, che una volta che impari a riconoscere, non ti sbagli più. Con alcuni artifici che lei porta a divenire il proprio personale “codice visivo”, disfacendo la materia sotto la luce, portando le figure a composizioni che appaiono sempre fuori asse, squintate, quasi mai ortodosse. E i suoi ritratti non ti guardano mai, con occhi che sembrano fatti di vetro trasparente. O che guardano al di là di te, e ti lasciano a disagio.





Muter è lo pseudonimo di Maria Melania Mutermilch (26 aprile 1876 - 14 maggio 1967), la figlia di Fabian Klingsland, ricco mercante ebreo di Varsavia, in una famiglia amante delle arti, che vede suo fratello Zygmunt Klingsland divenire diplomatico e critico letterario. Studia musica, si diploma al liceo e studia pittura, ma si sposa a 23 anni con Michał Mutermilch e ha un figlio. Con lui si trasferisce a Parigi nel 1901 continuando i suoi studi all'Accademia Colarossi e all'Académie de la Grande Chaumière. Nel 1902, inizia a esporre al Salon di Parigie al Salon des Independants, e infine anche in Polonia, riscuotendo successo. Muter diventa una famosa ritrattista a Parigi e collabora con la rivista francese Clarity, divenendo uno dei primi membri noti del gruppo La Scuola di Parigi. Il matrimonio con il marito va in crisi, ha una relazione con lo scrittore francese Raymond Lefebvre e alla sua morte si avvicina al cristianesimo facendosi battezzare nel 1923. Nel ‘24 muore anche suo marito, e cade in depressione, due anni perde anche lo scrittore Rainer Maria Rilke al quale era molto legata. Muter divenne cittadina francese nel 1927. Diventò membro della National Society of Fine Arts e della Society of Modern Artists Women.

Durante l'occupazione tedesca della Francia, Mute si nascose nel sud della Francia. A causa della progressiva perdita della vista smette prgresivamenbte di dipingere, e recpera in parte la vista grazie a un’operazione di cataratta nel 1965.         
Muter è morta nel suo studio a Parigi all'età di 91 anni nel 1967 ed è ora sepolta nel cimitero parigino di Bagneux.









Mela Muter, Portrait of the painter Leopold Gottlieb, c. 1908-

Portrait of Mela Muter with a group of Polish artists in Barcelona. From left to right: Witold Gordon Jurgielewicz, Elie Nadelman, Leopold Gottlieb


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