UN PROGETTO DI ALFREDO ACCATINO

Viaggio non scontato tra artisti e visionari da tutto il mondo, molto lontano dai soliti nomi. Non esisterebbero le avanguardie senza maestri sconosciuti alla massa (ma certo non a musei e collezionisti). E non si sarebbe formata una cultura del contemporaneo senza l’apporto di pittori, scultori, fotografi, designer, scenografi, illustratori, che in queste pagine vogliamo riproporre. Immagini e storie del '900 – spesso straordinarie - che rischiavamo di perdere o dimenticare.


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giovedì 25 gennaio 2018

MALEDETTI SECESSIONISTI! Max Oppenheimer

Max Oppenheimer (1885-1954), pittore e incisore, austriaco di nascita, studia pittura a Vienna e Praga dal 1900 al 1906 e viene incluso nelle mostre di arte contemporanea di Kunstschau del 1908 e del 1909, organizzate da Gustav Klimt. Insomma, ha frequentazioni importanti, se è vero che finisce per condivide lo studio con Egon Schiele nel 1910 (che gli farà anche un famoso ritratto).

Nel 1912 si trasferisce a Berlino e da allora si firma come "MOPP" esplorando il rapporto tra arte e musica, anche alla luce della visione fotografica del futurismo. Dichiarato non idoneo dal punto di vista medico per il servizio militare dal 1915 si stabilisce in Svizzera, dove visse fino al 1920; tornò a Berlino, poi a Vienna negli anni '30 sconfinando nei territori del DADA.    
  

Realizzerà circa un centinaio di tavole grafiche, incontrando ammiratori, ma anche scontrandosi con gli amici: la sua prima litografia, un poster realizzato nel 1911 per la sua mostra alla Galerie Thannhauser di Monaco, viene bandito dalla polizia per indecenza e provocò l'accusa di plagio da Oskar Kokoschka.

Omosessuale e ebreo, affrontò la persecuzione dei nazisti, che rimossero le sue opere dai musei tedeschi nel 1937. Emigrò a New York, attraverso la Svizzera, nel 1938 dove morirà come cittadino Americano. Questa è la prima pagina scritta su di lui in Italiano.

L'operazione, 1906
 
1909, Kokoschka - Murderer, The Hope of Womankind che provocò l'accusa di plagio


 

 ritratto di Egono Schiele dell'amico Max

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